Come mai il bar del Policlinico di Cagliari è aperto e funziona normalmente, mentre quello del Brotzu e quello dell’Oncologico, ospedale Businco, invece restano chiusi? È evidente, secondo i lavoratori, che il problema non sono le restrizioni imposte dal Dpcm.

Questa mattina dalle 10 i dipendenti della Società Artemis, che gestisce i bar degli Ospedali Brotzu e Oncologico si sono riuniti in un sit-in davanti all’ospedale in segno di protesta.

“È il silenzio assordante ciò che fa più rabbia – spiega Silvia Dessì, sindacalista di Ulitucs Sardegna- frutto di un continuo rimpallo di responsabilità. Abbiamo inviato un’infinità di mail e chiesto incontri, ma nessuno né dalla Società Artemis, né dall’Azienda sanitaria ci ha fatto sapere nulla”.

Sono 22 i lavoratori dei due bar che da mesi non lavorano. “Io sono ferma da novembre -spiega Mariagrazia, dipendente del bar del Brotzu- ma sono rimasta ferma anche altri mesi, da quando è cominciato il lockdown, abbiamo ricevuto l’indennizzo una tantum, ma ovviamente non basta. Noi abbiamo assoluto bisogno di lavorare”.

“Oggi rimaniamo qui, in presidio, fino alle 13 – aggiunge la sindacalista di Uiltucs- perchè chiediamo di poter parlare con qualcuno dell’Azienda sanitaria, che ci spieghi per quale ragione i bar degli altri nosocomi sono aperti e i nostri no”.

“Ad oggi non abbiamo mai ricevuto alcuna comunicazione ufficiale – conclude la Dessì- a questo punto il sospetto è che i problemi siano di altra natura, e non legati alla pandemia. Ma noi abbiamo bisogno di risposte: non si possono lasciare senza lavoro 22 persone, 22 famiglie senza stipendio”.

La foto di oggi è stata scattata da Michele Cavia nel territorio di Urzulei, dove si può ammirare un suggestivo scorcio della gola di Gorropu che si riflette in uno specchio d’acqua cristallino.

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