Assembramenti in centro a Roma, Milano, Napoli. Speranza: «Zona gialla non è scampato pericolo»

Il coordinatore del Cts, Miozzo, è stato chiaro: "Evitare gli assembramenti o c'è il rischio che la curva epidemiologica esploda"
Alla vigilia del cambio di colore, da arancione a giallo per quasi tutte le regioni italiane tranne 5 (Sardegna, Alto Adige, Umbria, Puglia, Sicilia), si sono riempite le strade di alcune grandi città. Molti cittadini, però, complice il bel tempo, non hanno saputo trattenersi, manifestando un comportamento inopportuno, già manifestato nella serata di sabato.
A Milano, complice il bel tempo, soprattutto nella zona dei Navigli, si sono creati assembramenti di giovani che si sono fermati a gruppi nella zona pedonale lungo la Darsena. Molta gente in giro anche in corso Vittorio Emanuele e a Porta Nuova, tra piazza Gae Aulenti e corso Como.
Folla anche a Roma, nel pomeriggio in via del Corso, via dello shopping al centro della Capitale. Secondo quanto si apprende da fonti di polizia, al momento non si sono rese necessarie le chiusure di strade e fermate metro da parte delle forze dell’ordine.
Ma il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha avvertito: “La zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane”. E ha rincarato la dose il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo: “Evitare gli assembramenti o c’è il rischio che la curva epidemiologica esploda”. Un monito chiaro nell’ultimo giorno di zone arancioni. In Italia i nuovi casi delle ultime 24 ore sono 11.252, con 237 vittime.
Riepilogo su cosa si può o meno in zona gialla: nelle regioni ‘gialle’ sarà consentito muoversi liberamente tra i comuni ma sarà ancora vietato, fino al 15 febbraio e per tutti, spostarsi da una regione all’altra. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 che si può infrangere per “comprovate esigenze”, motivi di lavoro, salute ed emergenze. L’autocertificazione è necessaria solo dopo le 22. Nella zona gialla i bar resteranno aperti dalle 5 alle 18, dopo è vietato l’asporto dai locali senza cucina. Anche i ristoranti saranno aperti fino alle 18, dopo è permessa la consegna a domicilio e fino alle 22 è possibile comprare cibo da asporto. Sarà inoltre possibile visitare un museo o ammirare una mostra dal lunedì al venerdì ma non nei festivi e comunque con ingressi contingentati. Aperti nei giorni feriali i centri commerciali: di sabato e nei festivi farmacie, tabaccherie, edicole e alimentari situati al loro interno resteranno comunque aperti.
Nelle regioni situate in fascia arancione bar e ristoranti saranno chiusi: per i bar è consentito l’asporto fino alle 18 nei locali provvisti di cucina; per i ristoranti è permesso l’asporto e la consegna a casa. Gli spostamenti possono avvenire solo all’interno del proprio comune; si può uscire dal comune solo per motivi di salute, lavoro, necessità e urgenza. E’ infine consentito recarsi in due da parenti o amici dalle 5 alle 22.

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