Giornata bella come non se ne vedevano da tanto tempo quella di oggi a Cagliari: uno splendido sola ha baciato la città regalando temperature miti e atmosfere idilliache.

I cagliaritani si sono così potuti consolare per la nuova zona arancione entrata in vigore a partire da domenica. A Calamosca non sono mancati bagni fuori stagione, partite a racchettoni in costume ed escursioni in surf o in sup.

Scenario molto simile al Poetto, dove però il vento era leggermente più forte con conseguente abbassamento delle temperature. Tantissimi i ciclisti, gli skateobarder, i runner, gli amanti dei pattini e della ginnastica, che si sono goduti una ideale giornata di sport all’aria aperta.

Nessun affollamento o assembramento si è registrato nelle due spiagge cagliaritane, vuoi perché giorno feriale, vuoi perché in questi mesi i cagliaritani hanno dimostrato spesse volte grande senso di maturità (quasi sempre), vuoi perché non c’erano persone di altri comuni, per via delle limitazioni imposte dalla zona arancione. Mascherine onnipresenti tranne, come previsto, per chi era intento a praticare sport.

La nota più triste resta quella di chioschi e attività di ristorazione chiusi al pubblico. Qualcuno ha optato per il caffè e la brioche da asporto, ma siamo sicuri che tutti desiderano rivedere aperti i nostri bar e ristoranti. Per questo arrivederci in zona gialla, il più presto possibile.

L’attore e regista sardo Jacopo Cullin ha condiviso sui social un post toccante per dire addio al suo cane Brie, compagno di vita e avventure. Con parole cariche di emozione, Cullin ha voluto ricordare il legame speciale che li univa, raccontando quanto fosse difficile affrontare la perdita e, allo stesso tempo, quanto fosse immensa la gratitudine per l’amore ricevuto.

“L’amore per un cane non posso e non voglio nemmeno provare a descriverlo, sono sentimenti troppo forti da poter essere racchiusi in poche parole”, ha scritto l’attore, sottolineando la gioia di aver avuto Brie al suo fianco e la commozione nel vedere quanto fosse amato da chiunque lo incontrasse.

Brie, racconta Cullin, aveva “qualcosa di speciale”: una simpatia naturale che strappava sorrisi a tutti e uno sguardo unico, capace di seguirlo persino mentre guidava. “Sarà molto difficile trovare un altro essere vivente che mi guardi in quel modo”, confessa. Il cane era così conosciuto e amato che spesso i fan riconoscevano lui prima del padrone: “Ma sei il padrone di Brie?” era una delle domande che facevano più piacere a Cullin. Ora, immagina il suo amico “da qualche parte ad inseguire palline o a fare sguardi languidi per farsi dare qualcosa da mangiare”.

Nonostante il dolore, Cullin lancia un messaggio forte: adottare un cane è un gesto che cambia la vita. “Sono anime pure, esseri superiori che ci insegnano ad amare”, scrive, invitando chi può a dare una casa a un amico a quattro zampe. “Arrivederci amico mio, grazie di tutto, non dimenticherò mai quello che hai fatto per me”.