Artigianato sardo: calo delle vendite al 90%. L’allarme: “Il settore rischia il crack”
L’allarme di Confartigianato Sardegna: il settore rischia il crack. Il comparto registra un calo delle vendite del 90%. 200 imprese attive con lavoratori e produzioni. Matzutzi e Serra (Confartigianato Sardegna): “Subito fondi specifici per il comparto”. La crisi Covid 19
L’allarme di Confartigianato Sardegna: il settore rischia il crack. Il comparto registra un calo delle vendite del 90%. 200 imprese attive con lavoratori e produzioni. Matzutzi e Serra (Confartigianato Sardegna): “Subito fondi specifici per il comparto”.
La crisi Covid 19 ha messo in ginocchio le circa 200 le imprese sarde, regolarmente iscritti alle Camere di Commercio, dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale della Sardegna che producono tappeti, coltelli, ceramica, gioielli, monili in corallo, che intrecciano fibre naturali e che lavorano legno, pietra, pelle e vetro.
Un settore, quello dell’artistico, fortemente legato al turismo, il cui valore aggiunto sfiorava i 100milioni di euro, per un giro d’affari export di oltre 30milioni.
Secondo recenti sondaggi effettuati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, che ha analizzato l’attuale situazione di queste realtà sui territori, il settore ha subìto un vero e proprio
tracollo, con le vendite calate di circa il 70%, con punte che arrivano anche a sfiorare il 95%.
“Il comparto dell’artigianato artistico sta vivendo una profonda crisi, che ne minaccia la sopravvivenza – commentano Antonio Matzutzi e Daniele Serra, Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – alla mancanza di ricambio generazionale e alla competizione globale si sono aggiunte, dalla seconda metà di gennaio, nuove problematiche legate al blocco progressivo del turismo e dell’economia. Se non vi saranno interventi specifici di sostegno, la ripartenza, e la sopravvivenza di tante imprese, potrebbe essere messa in seria discussione”. “Pur rappresentando una parte di tutto il comparto produttivo sardo – continuano Matzutzi e Serra – le produzioni artistiche, tipiche e tradizionali descrivono l’immagine vera e propria della cultura e delle radici della nostra Isola, e quindi la sensazione che gli altri hanno della nostra terra”.
Per Confartigianato, in Sardegna come nel resto dell’Italia, troppe di queste realtà scompaiono nel silenzio anche perché non reggono il ritmo delle produzioni industriali e perché, pur economicamente valide, la loro diffusione commerciale è limitata.
“L’artigianato artistico – sottolineano Segretario e Presidente – costituisce un grande patrimonio culturale ed economico e rappresenta nel mondo l’emblema del gusto, della creatività, dell’unicità del
prodotto made in Italy e made in Sardegna”.
Confartigianato Sardegna, ricorda anche come per contrastare l’emergenza e sostenere le realtà dell’artistico, ingenti risorse siano disponibili i vari bandi nazionali “Ristori”, e in Sardegna, a
breve, gli aiuti legati a “Resisto”. In ogni caso, per Matzutzi e Serra, per sostenere le imprese che potrebbero rimanere fuori dal perimetro dei vari bandi nazionali e regionali, occorrono azioni
forti, che vadano nella direzione di un intero rilancio del settore. “E’ importante non lasciare indietro nessuno, soprattutto le realtà più piccole e deboli – concludono il Presidente e il Segretario –
magari anche mettendo a disposizione sostegni straordinari, e che possano anche andare superare gli schemi dei codici Ateco e dei bilanci”.
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