Scuola, l’amara riflessione del consigliere regionale Corrias: “Alunni a terra, senza bus e fiducia”

Ricorda l'esponente PD: "Il primo di ottobre del 2020, in Consiglio regionale approvammo, con procedura d’urgenza, una legge che stanziava tre milioni di euro per potenziare il trasporto pubblico locale e far fronte ai disservizi legati all'emergenza coronavirus"
Il consigliere regionale Salvatore Corrias, scrive un’amara riflessione sulla situazione attuale degli studenti delle scuole superiori sarde, che dovranno ancora aspettare prima di ritornare alla didattica in presenza.
Ricorda Corrias: “Il primo di ottobre del 2020, in Consiglio regionale approvammo, con procedura d’urgenza, una legge che stanziava tre milioni di euro per potenziare il trasporto pubblico locale e far fronte ai disservizi legati all’emergenza coronavirus”.
Aggiunge il consigliere: “Due milioni per implementare il numero delle corse del servizio pubblico gestito dall’Arst anche con l’ausilio dei privati, con particolare attenzione alle fasce orarie dedicate agli studenti pendolari, e un milione per il trasporto scuolabus gestito dai Comuni. Da allora il nulla, il nulla di fatto”.
“Da allora la maggior parte del tempo i nostri alunni – spiega l’esponente del PD – lo hanno trascorso a casa, con questa didattica a distanza utile solo per far di necessità virtù, con modalità che non potranno mai garantire la piena efficacia dei processi di insegnamento e di apprendimento, la stessa che solo l’aula e gli insegnanti, vivi, vegeti e presenti, possono garantire, a beneficio esclusivo dei loro alunni, gli stessi che son rimasti a terra, oggi, senza bus e senza più fiducia”.
“Quella fiducia che solo un futuro migliore, e una classe politica più adeguata, forse, potranno restituirgli”. Conclude Corrias

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