Piano casa: oggi in Consiglio Regionale è iniziata la discussione

Al via questa mattina in Consiglio regionale la discussione sul Piano casa in scadenza il 31 dicembre
Il Consiglio regionale ha iniziato a riunirsi lo scorso martedì 22 dicembre per discutere i documenti finanziari (Esercizio provvisorio, Assestamento, Rendiconto e Bilancio del Consiglio) e il DL 108 “Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed altre disposizioni in materia di governo del territorio. Modifiche alla legge regionale n. 8 del 2015, alla legge regionale n 45 del 1989 e alla legge regionale n. 16 del 2017”.
Martedì 22 dicembre dalle 15 si sono discussi i documenti finanziari, il 23 dicembre è entrato in aula il Piano casa. Il 24 mattina la commissione competente ha esaminato gli emendamenti che sono oltre 800. I lavori dell’Aula sono ripresi oggi, 28 dicembre e proseguiranno il 29 e il 30.
Come riporta Ansa, la versione approdata prevede incrementi volumetrici nella fascia protetta, le proposte di modifica eliminano questa opportunità sia nelle seconde case che negli alberghi. Nelle strutture ricettive saranno consentite modifiche ma a saldo zero, quindi senza nuove cubature. Il dibattito sarà acceso anche sulle case in campagna. Sempre secondo gli emendamenti dell’Esecutivo, entro i mille metri dalla battigia potranno edificare solo agricoltori professionisti purché proprietari di almeno un ettaro. Avranno questa possibilità anche gli hobbisti, ma fuori dai mille metri.
“Il disegno di legge risponde all’obiettivo di ripartenza economica trainata dall’edilizia – ha sottolineato il relatore di maggioranza Giuseppe Talanas (Forza Italia) – ma è solo un primo passo in questa materia che attende una nuova e necessaria legge urbanistica”. Secondo il presidente della quarta commissione “il testo va incontro all’esigenza di un ritorno alla vita in campagna e la scelta della commissione di permettere l’edificazione a condizione che il lotto minimo sia un ettaro, scongiura il rischio della frammentazione dei fondi e di una urbanizzazione dell’agro fuori controllo, fenomeno riscontrabile nelle campagne di Sassari dove l’edificazione venne consentita anche su lotti di 500 metri”.

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