Tante storie di riscatto: l’Arcivescovo, incontra gli immigrati nel nome della fratellanza e della pace

I rappresentanti di ben 50 comunità sono stati accolti oggi nella sede dell'Episcopio a Cagliari, l'arcivescovo Monsignor Baturi ha ascoltato le testimonianze di chi ha rischiato la vita per raggiungere la Sardegna
L’iniziativa si chiama “È Natale”, ed è stata organizzata dalla Caritas diocesana di Cagliari in collaborazione con l’Ufficio diocesano Migrantes alla presenza delle autorità locali, del direttore della Caritas diocesana don Marco Lai e del direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes Padre Stefano Messina.
“È Natale” vuole mettere in pratica le parole del Pontefice, Papa Francesco, che nell’ultima enciclica “Fratelli tutti”, definisce indispensabile, far rinascere tra tutti un’aspirazione mondiale alla fraternità. Dunque questa mattina i rappresentanti di ben 50 comunità straniere presenti sul territorio, sono stati accolti direttamente dall’Arcivescovo.
In piccolo gruppi, nel rispetto delle norme per il contrasto alla diffusione della pandemia, si sono avvicendati per salutare Monsignor Baturi e condividere con lui le loro esperienze di vita. La Caritas da sempre, insieme con l’Ufficio diocesano Migrantes si occupano di dare accoglienza e favorire l’integrazione degli immigrati.
Un aiuto concreto come i pasti, vestiti caldi e un letto dove dormire sono sempre disponibili per chi arriva nell’Isola senza niente. Ma anche aiuti all’inserimento all’integrazione sono alla base degli interventi di solidarietà che la Caritas mette in atto per sostenere gli immigrati. E oggi a pochi giorni dal Natale è avvenuto un simbolico scambio di fratellanza e testimonianza di pace fra i popoli.

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