A Jerzu, una persona – risultata in seguito positiva e sintomatica al Covid-19 – avrebbe partecipato ad una festa di laurea.

A comunicare la notizia è stato il sindaco Carlo Lai, lanciando un appello ai partecipanti, attraverso una dura nota ufficiale.

Scrive il primo cittadino: ” Sarò chiaro, franco, ruvido e per niente accondiscendente. È di ieri notte la notizia che una persona risultata positiva ad un test rapido e con sintomatologia evidente abbia partecipato, lunedì 14 dicembre, ad un’incauta festa di laurea”.

Aggiunge Lai: “Aldilà delle valutazioni sulla totale assenza di buonsenso mostrata da chiunque vi abbia partecipato, rivolgo un appello ai partecipanti: ponetevi in quarantena volontaria immediata, non mandate i vostri figli a scuola e attendete di essere contattati dall’Igiene Pubblica”.

Spiega il sindaco: “Jerzu in questo momento non ha positività accertate in corso, ma voi partecipanti siete delle ‘bombe ad orologeria’.  Avete l’occasione di rimediare all’incoscienza dimostrata partecipando a quella festa.
Me ne frego dei tempi biblici e della burocrazia che porterà l’igiene pubblica a dichiararvi stretti contatti magari fra tre giorni, quando sarà troppo tardi per rimediare. Qui c’è da agire e agire subito”.

“Dimostrate il senso civico e la responsabilità che tutta la comunità si aspetta”. Conclude Lai.

Anche il sindaco di Cardedu, Matteo Piras, ha lanciato un appello alla popolazione vista la presunta partecipazione di un positivo al Covid-19 ad una festa di laurea il 14 dicembre scorso.

Non sappiamo se l’episodio sia lo stesso – molto probabile – denunciato dal sindaco di Jerzu Carlo Lai, ma nel caso fosse lo fosse, l’eventuale focolaio del virus rischierebbe di allargarsi a più comunità ogliastrine.

Scrive in una nota ufficiale il sindaco Piras: “È di ieri notte la notizia che una persona risultata positiva ad un test rapido e con sintomatologia evidente abbia partecipato, lunedì 14 dicembre, ad un’incauta festa di laurea.
Aldilà delle valutazioni sul caso, rivolgo un appello ai partecipanti: ponetevi in quarantena volontaria immediata, non mandate i vostri figli a scuola e attendete di essere contattati dall’Igiene Pubblica.
Cardedu in questo momento non ha positività accertate in corso, ma voi partecipanti siete delle ‘bombe ad orologeria’.  Avete l’occasione di rimediare all’incoscienza dimostrata partecipando a quella festa.
Me ne frego dei tempi biblici e della burocrazia che porterà l’igiene pubblica a dichiararvi stretti contatti magari fra tre giorni, quando sarà troppo tardi per rimediare. Qui c’è da agire e agire subito. Dimostrate il senso civico e la responsabilità che tutta la comunità si aspetta”.