Durante la nottata odierna, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Cagliari ha ricevuto una richiesta di soccorso arrivata dal peschereccio Futura I in procinto di affondare nel Porto di Cagliari.

Il peschereccio Futura I, affondato al porto di Cagliari – Foto Danilo Natoli via Vesselfinder

È stato disposto l’immediato invio in zona della Motovedetta CP 320 e di una squadra a terra della Guardia Costiera nonché dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco con battello e squadra sommozzatori.

Il peschereccio è riuscito a raggiungere la banchina del molo Rinascita prima di affondare. Tutti i membri dell’equipaggio sono stati portati in salvo a terra. Al fine di evitare possibili fonti di inquinamento è subito intervenuta la ditta che garantisce il servizio disinquinante nel Porto di Cagliari per posizionare le panne in corrispondenza del luogo dell’affondamento.

La Capitaneria di Porto di Cagliari ha avviato un’inchiesta per ricostruire i fatti accaduti e contestualmente diffidato il Comandante e la società armatrice a porre in essere tutte le azioni finalizzate alla tutela dell’ambiente marino.

È iniziata la protesta nel porto di Arbatax degli ogliastrini a difesa del diritto alla mobilità marittima, a seguito del rischio, a breve, di vedere sospesi i collegamenti verso la penisola.

Un corteo di auto sta sfilando lungo il porto, con gli automobilisti che suonano il clacson.

In tanti hanno raccolto l’iniziativa spontanea nata dalla rabbia popolare dovuta alla soppressione della tratta Arbatax-Civitavecchia e centinaia di vetture si sono incolonnate nella Darsena Peschereccia del porto ogliastrino.

Nonostante la Tirrenia ieri abbia prorogato la tratta fino a giovedì 3 dicembre la popolazione  ha confermato il sit-in di questa sera. Ad affiancare i cittadini si sono presentati i rappresentati della politica e delle istituzioni tra cui tanti sindaci ogliastrini e vari rappresentanti dei sindacati.

Tutto il corteo inoltre sta transitando verso i cancelli dell’imbarco, per far sentire le ragioni dell’intera zona. Se l’Ogliastra  dovesse perdere anche i collegamenti marittimi, porterebbe al definitivo collasso economico.