Dopo la pausa per le Nazionali, ritorna il Campionato di serie A con l’ottava giornata del girone d’andata. Domani a Torino si gioca Juventus Cagliari. L’appuntamento è alle ore 20.45 all’Allianz Stadium. La gara si preannuncia aperta, con i campioni d’Italia in carica che godono dei favori del pronostico.

I rossoblù dovranno fare a meno di Godin, positivo al Covid, Nadez, negativo ma non convocato per precauzione e Lykogiannis. Fuori anche Faragò e il lungodegente Ceppitelli. Ounas potrebbe essere in campo dal primo minuto. Sottil partirà invece dalla panchina.

I bianconeri dovranno fare a meno di due colonne del reparto difensivo come Chiellini e Bonucci ma Pirlo potrà finalmente contare su De Ligt ed Alex Sandro. I due rientreranno da lunghi infortuni, ma dovrebbero partire dal primo minuto. Assente anche Ramsey. Per Dybala e Chiesa invece probabile partenza dalla panchina.

Probabili formazioni:

Juventus, 3-4-1-2: Szczesny; Demiral, De Ligt, Danilo; Cuadrado, Bentancur, Rabiot, Alex Sandro; Kulusevski; Ronaldo, Morata. Allenatore: Pirlo.

Cagliari, 4-2-3-1: Cragno; Zappa, Walukiewic, Klavan, Pisacane; Marin, Rog; Oliva, Joao Pedro, Ounas; Simeone. Allenatore: Di Francesco.

Ieri a Santadi, i Carabinieri hanno disposto l’allontanamento  dalla casa familiare per un 40enne del posto, disoccupato, con precedenti denunce a carico. Il 26 giugno 2020, su ordine della centrale operativa della Compagnia di Carbonia, che aveva ricevuto una richiesta di soccorso, una pattuglia della Stazione di Santadi era intervenuta in difesa del padre 72enne e della madre 68enne dell’uomo, entrambi incensurati.

I due genitori, pur non volendo denunciare il figlio con loro convivente, avevano riferito verbalmente agli operanti dei maltrattamenti subiti e di richieste di denaro, rivolte loro con toni minatori dall’uomo. Lo sfogo disperato dei due, pur non formalizzato in un atto ufficiale, è stato comunque sufficiente perché i militari potessero procedere. Il figlio è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica.

La persona denunciata dovrà intanto trovarsi un’altra sistemazione, lontano dalla casa paterna, con divieto di avvicinarsi a una distanza inferiore ai 150 metri dalle persone offese dal reato.