È non vedente dalla nascita, ha 60 anni e viene dal Senegal: è il suonatore cieco di kora che tutti i cagliaritani hanno sentito suonare in via Roma e nelle vie dello shopping.

Si chiama Abramo, è affabile e risponde gentilmente, ma quando gli chiedi come è arrivato in città si incupisce. Forse teme che qualcuno possa creargli dei problemi quindi tentenna e poi dice che è passato troppo tempo, 30 anni, e non si ricorda.

Sta nella zona della Marina da quando è arrivato, ha sempre vissuto della sua musica, allegra e dolce, che i passanti apprezzano e pagano con delle monetine. Accorda la kora, lo strumento a corde tipico del suo paese, ma una delle corde si spezza, lui si arrabbia e pazientemente l’aggiusta, per ricominciare a regalare le sue melodie a chi vorrà ringraziarlo con degli spiccioli.

Un’opera che rende omaggio a Cagliari e ai cagliaritani. È stato inaugurato stamattina in via Achille Grandi il murale realizzato da un gruppo di migranti che partecipano al progetto “Tottus impari” del CIOFS-FP Sardegna nell’ambito del laboratorio “Murales metropolitani” e curato dal muralista di San Gavino Riccardo Pinna, presidente dell’Associazione Skizzo, la quale ha supportato i ragazzi nella realizzazione.

Il murale, lungo 35 metri, si chiama “Todo Mondo”, e come si evince dal nome, rappresenta l’unione tra persone di paesi e culture diverse, unite nel nome dell’integrazione e con questo gesto intendono dimostrare il senso di appartenenza alla comunità che li ospita e raccontare le loro storie. Vengono da Mali, Gambia, Guinea Bissau, Niger, Senegal, Bangladesh. C’è chi sogna di diventare commerciante, chi meccanico, chi vuole continuare gli studi, chi fare il cuoco, chi il saldatore, chi il calciatore.

È stata usata la tecnica dei batik: cerchi come simbolo di movimento, quadrati che esprimono la ricerca di staticità ed equilibrio, linee che rappresentano le strade percorse e da percorrere e i triangoli come metafora delle salite e delle discese che affrontano quotidianamente. I colori rappresentano il bianco dei ghiacci, il giallo della sabbia, il marrone della terra, il verde della vegetazione e l’azzurro del mare.

Il progetto del laboratorio che ha portato alla realizzazione del murale, è stato finanziato dalla Regione Sardegna con fondi europei. 《Oggi vediamo il frutto di un progetto che come Regione abbiamo fortemente voluto – dichiara l’assessora regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, Alessandra Zedda – A breve ci saranno ulteriori finanziamenti regionali per altri progetti per l’integrazione dei migranti》.