Quartu: ubriaco maltratta la compagna e la minaccia con un coltello, arrestato

Salva grazie ai vicini di casa. Il suo aguzzino, un 30enne nigeriano, è uno degli affiliati alla Calypso Nest, la cellula cagliaritana degli Eiye
Ieri sera la Polizia di Stato di Quartu Sant’Elena ha soccorso una vittima di maltrattamenti, arrestando l’uomo che da tempo vessava e usava violenza nei suoi confronti. Sono stati i vicini di casa a chiamare il 113, sentendo le grida della donna.
Il compagno la strattonava e la tirava per i capelli. L’uomo cercava di farla rientrare in casa, contro la sua volontà brandendo con l’altra mano un coltello da cucina. Sono intervenuti immediatamente i poliziotti delle Volanti del Commissariato di Quartu Sant’Elena, i quali hanno appurato che effettivamente la donna era vittima, da diversi anni e costantemente, di aggressioni e violenze, fisiche e psicologiche, così come di minacce di morte anche attraverso l’uso di coltelli.
Utili per la ricostruzione dell’intera vicenda sono state soprattutto le testimonianze dei vicini di casa della coppia, i quali erano spesso essi stessi oggetto di minaccia da parte dell’uomo. Quando gli agenti sono intervenuti l’aggressore era in palese stato di ubriachezza e si è scagliato contro gli stessi operatori, che a stento sono riusciti ad immobilizzarlo e a portarlo in Commissariato.
L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, minacce aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale e condotto presso il carcere di Uta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Oltre i numerosi precedenti di polizia a carico del soggetto, l’uomo è risultato essere uno degli affiliati alla Calypso Nest, la cellula cagliaritana degli Eiye, l’associazione criminale finalizzata alla tratta di esseri umani, aggravata dallo sfruttamento della prostituzione e traffico di sostanze stupefacenti, che era stata sgominata grazie ad un’indagine coordinata dalla DDA di Cagliari, sulla base di una mirata attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile, a seguito della quale, nel novembre del 2018, lo stesso soggetto autore dei maltrattamenti era stato destinatario di un provvedimento di fermo.

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