Discoteche aperte ed epidemia, Solinas si difende in un’intervista a La Repubblica
Dopo l’inchiesta di Report le accuse al Governatore della Sardegna Christian Solinas arrivano da tutte le parti. In una intervista a La Repubblica uscita oggi in edicola, Solinas si difende a spada tratta, continuando a sostenere che “i Sardi sono
Dopo l’inchiesta di Report le accuse al Governatore della Sardegna Christian Solinas arrivano da tutte le parti. In una intervista a La Repubblica uscita oggi in edicola, Solinas si difende a spada tratta, continuando a sostenere che “i Sardi sono stati contagiati da chi è arrivato nell’Isola e non dalle discoteche” e soprattutto dichiara di non aver avuto nessuna pressione per la riapertura delle discoteche da Berlusconi e Briatore.
Il Governatore ha definito l’inchiesta della Procura di Cagliari “un atto dovuto”, non è preoccupato perché “tutto è stato fatto secondo le regole. Volevo fare i tamponi obbligatori ma il Governo mi ha fatto la guerra e ha impugnato il provvedimento al Tar. L’indice di contagio dell’11 agosto era allo 0,33, tra i più bassi d’Italia e l’ordine del giorno era stato votato dal Consiglio Regionale. Ad avermi convinto più di altri era stato l’intervento di Massimo Zedda dei Progressisti ”, ha aggiunto.
Solinas ha poi ammesso di non aver mai visto il documento del Comitato Tecnico Scientifico del 6 agosto che esponeva i rischi sulla riapertura delle discoteche e che successivamente, per l’ordinanza dell’11, tutto era stato comunque risolto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA