Una lunga fila di ambulanze con i pazienti Covid a bordo stazionava ieri sera nel piazzale del Pronto Soccorso del San Francesco di Nuoro.

Due di queste sono in attesa di ricovero dei pazienti addirittura da ieri mattina.

Una situazione che è stata definita “drammatica” dalla sindacalista del Nursind Anna Rita Ginesu, che qualche giorno fa ha presentato un esposto alla Procura di Nuoro, come riporta Ansa Sardegna.

Il problema, oltre alla grave carenza di posti letto per cui i pazienti non riescono a entrare al Pronto Soccorso, dove ci sono 27 pazienti ricoverati in attesa che si liberino i posti a Malattie Infettive, sono anche quelli della sanificazione delle ambulanze: essendoci solo un addetto i tempi sono lunghissimi.

Servizio durissimo della trasmissione tv Report di Rai 3 sulla gestione della pandemia Covid in Sardegna durante l’estate.

Attraverso ricostruzioni, interviste e ricerca di documenti la redazione di Report ha cercato di far luce sulla correlazione fra l’apertura delle discoteche avvenuta il 12 agosto per decisione del Consiglio regionale con voto favorevole della maggioranza, con la diffusione della pandemia nell’Isola e nel resto d’Italia.

Tutto ruota intorno a un documento del Comitato Tecnico Scientifico regionale che avrebbe dovuto dare parere favorevole o contrario alla riapertura. Un documento che la redazione di Report ha chiesto alla Giunta regionale di poter consultare, ma senza mai riceverlo.

Tra gli intervistati anche Massimo Zedda che ha affermato che l’opposizione questo documento non lo ha mai ricevuto.

Il consigliere regionale del Psd’Az Giovanni Satta ha parlato di telefonate ricevute da parte di soci di discoteche che chiedevano una pronta riapertura. Telefonate ricevute anche da Angelo Cocciu, consigliere di Forza Italia, e da altri esponenti della maggioranza.

A seguito di queste telefonate la maggioranza avrebbe deciso per la riapertura, nonostante la crescita dei contagi registrati in quei giorni, come ammesso candidamente da Cocciu, che forse mosso dal rimorso ha parlato apertamente ai microfoni di Report. «Sapevamo che i contagi erano in crescita – ha detto il consigliere di Forza Italia -. Abbiamo rischiato un po’. Non volevamo rischiare sulle vite umane, è che abbiamo visto che il contagio non era ancora così importante, e ci siamo detti se ci diamo 1-2 giorni magari dal punto di vista economico avrebbe aiutato».