Rita Loi era un’insegnante amatissima di Assemini, scomparsa prematuramente nel 2017, che scriveva poesie. Le sue amiche con il ricavato di un libro che le raccoglie hanno donato al paese un’altalena per bimbi disabili

Nelle sale del vecchio municipio, ad aprile del 2018 è stata allestita una mostra per ricordare Rita Loi, scomparsa a 60 anni. Per l’occasione era stata stampata una raccolta delle sue poesie più belle illustrate dai suoi alunni, con il ricavato della vendita del libro è stata acquistata un’altalena inclusiva per i bambini disabili ed è stata installata nel parco Delle Terrecotte.

Rita insegnante di sostegno, amava moltissimo il suo lavoro che svolgeva con passione e dedizione. Un distacco difficile e doloroso quello dei suoi alunni che la amavano moltissimo e lo dimostrano i commoventi bigliettini, esposti nella mostra, che le hanno scritto dopo la sua scomparsa avvenuta a  maggio del 2017, con l’anno scolastico ancora in corso.

«Questa mostra aveva un duplice obiettivo » ha spiegato Pina Foddis, cara amica di Rita e ideatrice e organizzatrice dell’evento, «da un lato volevamo far conoscere le doti di poetessa di Rita che lei, estremamente schiva e riservata non ostentava mai. Dall’altro volevamo onorare la sua memoria con un’iniziativa che la potesse ricordare a tutti».

Rita infatti aveva partecipato a numerosi concorsi letterari e aveva ottenuto molti premi anche prestigiosi, adesso una bella altalena per nel parco delle Terrecotte la ricorda: «Sentiti ringraziamenti e complimenti alla Signora Giuseppina Foddis – ha affermato la Sindaca di Assemini Sabrina Licheri – che insieme ad un gruppo di amiche e colleghe di Rita Loi hanno, nel rendere omaggio alla sua memoria, portato avanti un progetto di grande solidarietà e sensibilità. Oggi ho chiamato la Signora Foddis: la sua emozione testimonia con quanto amore è stata portata avanti questa iniziativa. Ancora tanti complimenti».

Il progetto Life Abilas: piattaforme anti-annegamento per la salvaguardia della fauna selvatica.

Numerosi animali selvatici annegano ogni giorno andando alla ricerca di acqua. L’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S. ha avviato un’iniziativa innovativa nell’ambito del progetto europeo Life Abilas, recentemente annunciato, che promette di rivoluzionare la protezione della fauna selvatica in Sardegna.

Teschi di animali annegati

Le prime piattaforme anti-annegamento sono state installate all’interno di vasconi mobili dedicati alle emergenze antincendio, localizzati nei territori sotto la gestione del Servizio Territoriale di Oristano.

Questa iniziativa rappresenta il primo passo verso un programma più ambizioso, il quale mira a mettere in sicurezza almeno settanta invasi, sia fissi che mobili, entro il 2030.

In Sardegna, i bacini utilizzati per contrastare gli incendi boschivi svolgono un ruolo cruciale nella sicurezza ambientale. Tuttavia, si celano anche gravi rischi per la fauna selvatica. Durante i mesi estivi, la scarsità di risorse idriche costringe molti animali ad avvicinarsi a questi invasi in cerca d’acqua, ma spesso finiscono per annegare in una sorta di trappola mortale. È in questo contesto che le piattaforme anti-annegamento si rivelano fondamentali: progettate per offrire agli animali una via di fuga, queste strutture, fisse o galleggianti, consentono loro di uscire dall’acqua in sicurezza, riducendo così il numero di tragedie silenziose che avvengono nei nostri ecosistemi.

Piattaforme anti annegamento

La proposta di implementare piattaforme salva vita non è affatto nuova in ambito europeo. Diverse esperienze analoghe in altri paesi hanno dimostrato l’efficacia di tale soluzione nel proteggere non solo singole specie, ma l’intero ecosistema locale. Questo intervento si inserisce all’interno di un programma più vasto volto a garantire la reintroduzione e la sopravvivenza dell’Aquila di Bonelli, una specie emblematica scomparsa dalla Sardegna negli anni ottanta e successivamente reintrodotta nell’isola nel 2018 grazie ai progetti Life Aquila e Rewilding Europe Back to Sardinia. La scelta dei bacini in cui installare le piattaforme sarà strategica e prenderà in considerazione l’areale di dispersione di quest’aquila, al fine di assicurare un ambiente propizio per la sua espansione.

Nonostante l’obiettivo primario sia volto a tutelare questa specie simbolo, il beneficio dell’iniziativa si estende a tutta la fauna selvatica, creando un effetto ombrello che favorisce la biodiversità locale. In un contesto in cui i cambiamenti climatici rendono estati sempre più secche e inverni meno piovosi, la disponibilità d’acqua diventa cruciale. Le piattaforme anti-annegamento non si limitano a prevenire morti accidentali, ma rientrano in una strategia complessiva di gestione sostenibile delle risorse idriche.

In aggiunta, si prevede la creazione di abbeveratoi collegati al troppo-pieno dei vasconi, per garantire punti d’acqua sicuri e facilmente accessibili per gli animali, senza incorrere in pericoli. Con il progetto Life Abilas, Fo.Re.S.T.A.S. non solo evidenzia il suo impegno per la tutela attiva della fauna, ma promuove anche un equilibrio sostenibile tra le esigenze umane e la preservazione della vita selvatica che abita il territorio sardo. Questo approccio integrato potrebbe rappresentare un modello replicabile in altre regioni, contribuendo in modo significativo alla lotta contro la perdita di biodiversità.