Cagliari, al Santissima ambulanze ferme nel piazzale da ore. Francesca Mulas: “Il virus è reale”

Il racconto della consigliera comunale Francesca Mulas Fiori: «Ci sono dieci ambulanze ferme da ore nel piazzale del Pronto soccorso dell'ospedale Santissima Trinità, in via Is Mirrionis, unico presidio Covid nel Sud Sardegna. Le vediamo in fila, parcheggiate. Dentro ci sono pazienti con i sintomi da Covid-19 in attesa di essere visitati e ricoverati. Incredibile pensare che ci sono ancora persone che negano, che pensano sia un'influenza come tante, che minimizzano».
Ambulanze ferme da diverse ore nel piazzale del Santissima Trinità in attesa che i pazienti all’interno con sintomi da Covid-19 possano entrare per essere visitati e sottoposti a tampone.
A raccontare questo spaccato reale del Coronavirus in Sardegna è la consigliera comunale dei Progressisti Francesca Mulas Fiori.
«”Stanco? No, sono appena arrivato per dare il cambio a un collega del soccorso. Ma molti di loro sono qui da ieri notte”. A Cagliari questa mattina autunnale insolitamente calda sembra una mattina come le altre. Se non fosse che qui ci sono dieci ambulanze ferme da ore nel piazzale del Pronto soccorso dell’ospedale Santissima Trinità, in via Is Mirrionis, unico presidio Covid nel Sud Sardegna – racconta la consigliera di opposizione -. Le vediamo in fila, parcheggiate. Dentro le ambulanze ci sono pazienti con i sintomi da Covid-19 in attesa di essere visitati e ricoverati; le procedure sono lunghe e complesse e richiedono grande attenzione, e infatti nel parcheggio, oltre a quelli con la divisa arancione, passano anche gli operatori con le tute integrali bianche e le visiere che ormai abbiamo imparato a riconoscere. Uno è coperto dalla testa ai piedi, ha il nome scritto con pennarello nella schiena per essere riconosciuto. Ci sono persone che stanno male in attesa dalla notte scorsa dentro quelle ambulanze mentre gli addetti al soccorso e i volontari stanno fuori, nessuno ha pensato di mettere una brandina per dare loro qualche ora di riposo notturno. Ci sono alcune panchine nel piazzale, una macchinetta per il caffè ma l’attesa è estenuante, e per fortuna che è una bella giornata di sole».
«Incredibile pensare che ci sono ancora persone che negano, che pensano sia un’influenza come tante, che minimizzano, che meglio non fare allarmismo per non spaventare la gente – osserva Francesca Mulas Fiori -. Le ambulanze, le sirene, i pazienti sono veri, sono qui, in pieno centro città. A maggio non pensavamo che avremmo potuto rivedere scene del genere. La solidarietà, per fortuna, non manca: i ragazzi della sicurezza stamattina hanno portato la colazione per tutti. Sarà un altro giorno di emergenza, uno come tanti».

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