Il bacio gay tra due giovani uomini in abito tradizionale sardo apparso su un manifesto per le comunali a Nuoro ha scatenato una grande la polemica, non solo nell’Isola.

L’immagine provocatoria della lista dei Giovani Democratici, che sostiene il candidato sindaco del Pd Carlo Prevosto ha fatto discutere.

Così come le scritte a corredo del manifesto: “Orgogliosi delle nostre tradizioni, orgogliosi della nostra diversità” e “Non bastano delle leggi contro un fenomeno già sviluppato Servono soluzioni radicali. L’omofobia è un problema cittadino”.
Il tutto ha fatto impazzire i social, con gli utenti divisi fra coloro che hanno apprezzato il gesto, e altri che hanno accusato gli autori di strumentalizzare il tema dell’omosessualità per fini elettorali.

Alle polemiche ha voluto rispondere Fabrizio Biosa, il 20enne nuorese nella lista Giovani Democratici ispiratore del manifesto: “Faccio parte della comunità LGBTQ+ e credo che oltre ad averne diritto ho anche il dovere di parlarne – scrive su Facebook – Questo è uno dei tanti motivi per il quale ho deciso di candidarmi con i Giovani Democratici. Abbiamo e ho, in prima persona, usato la parola diversità perché bisogna chiamare le cose con il proprio nome. Alcune diversità sono meno accettate di altre e io vengo trattato e considerato in maniera diversa rispetto a un eterosessuale”.

Anche il candidato a sindaco Carlo Prevosto si è detto d’accordo sulla scelta fatta dalla lista che l’appoggia. Postando il manifesto nella sua pagina, scrive Prevosto:” Dalla parte dei diritti. Sempre”.

Hanno fatto una scelta coraggiosa i Giovani Democratici scegliendo come locandina della loro campagna elettoralke per le elezioni comunali del 25 e 26 ottobre a Nuoro: due ragazzi in abiti tradizionali nuoresi che si baciano.

“Nel 2020, a 30 anni dalla depatologizzazione dell’omosessualità dalle malattie mentali – scrivono i Giovani Democratici – l’omofobia è ancora un mostro presente, sia nelle grandi città sia nelle città un po’ più piccole, come appunto Nuoro”.

“Una città nella quale essere diversi, essere sé stessi è considerato sbagliato, proseguono dal loro profilo Facebook- riprovevole e ripugnante. Una città nella quale la cultura retrograda e bigotta è cara ai più “.

“Tra le nostre battaglie – promettono i giovani che fanno parte dello schieramento di Carlo Prevosto – ci sarà quella per garantire a tutti i diritti civili, denunciando e contrastando con forza tutti gli episodi di omobitransfobia”.