La Polizia di Stato, nell’ambito dei controlli disposti dal Questore di Oristano per la verifica del rispetto della normativa di contenimento della diffusione dell’emergenza epidemiologica, ha proceduto alla chiusura di un bar-night club del capoluogo di provincia e all’elevazione della sanzione pecuniaria prevista dalla legge.

Dalle verifiche effettuate dal personale della Squadra Amministrativa della Questura è infatti emerso che l’addetto alla mescita di bevande non indossava la prescritta mascherina, mentre alcuni avventori, anch’essi privi del dispositivo di protezione delle vie respiratorie, non rispettavano il distanziamento interpersonale.

La chiusura del locale sarà protratta per cinque giorni ai termini di legge, ma gli atti saranno inviati alla Prefettura per le valutazioni circa una eventuale proroga della chiusura fino a 30 giorni.

Si tratta del secondo locale che a Oristano viene chiuso dall’Autorità di Polizia, in via sanzionatoria, a causa della violazione della normativa per la prevenzione dei contagi.

L’attività di controllo del rispetto delle normative anti COVID-19 proseguirà anche nei prossimi giorni.

Si è svolta in questi giorni in Sardegna la “Swank Rally di Sardegna”, una competizione rally per motociclisti amatoriali che si svolge nell’Isola.

Un evento molto seguito, organizzato da Adventure Riding e Dues, patrocinato dalla Regione Autonoma della Sardegna, che quest’anno si è tenuto dal 30 settembre al 4 ottobre nei percorsi selvaggi e mozzafiato della Sardegna occidentale, tra Porto Torres e la Costa Verde.

Il regolamento parla chiaro: «I conduttori (che devono seguire un “roadbook” con delle tracce, ndr) sono tenuti a rispettare tutte le norme e leggi in vigore con particolare riferimento al rispetto del codice della strada. Eventuali multe o ammende conseguite durante la circolazione stradale saranno a totale carico dei partecipanti. È obbligatorio rispettare la natura ed i luoghi attraversati, eventuali passaggi su percorsi non autorizzati potranno essere sanzionati con penalità che possono arrivare fino all’esclusione dalla manifestazione per fatti considerati gravi dal Direttore di Gara».

Molto chiara anche l’ordinanza balneare della Regione Autonoma della Sardegna al punto f) delle disposizioni generali: «Per esigenze di tutela del litorale, in tutti i mesi dell’anno, è vietato l’accesso alle spiagge di veicoli, a motore e non, di qualsiasi genere, ad eccezione di quelli destinati al soccorso e a quelli specificatamente autorizzati dalle competenti amministrazioni comunali per le operazioni di pulizia dei tratti di spiaggia in concessione, di montaggio e smontaggio delle strutture dedicate alla balneazione e di approvvigionamento delle strutture destinate a somministrazione di alimenti e bevande. Si precisa che il rilascio dei provvedimenti di autorizzazione al transito nelle spiagge con veicoli gommati, rientrano fra le competenze trasferite alle amministrazioni comunali, alle quali dovrà essere presentata motivata istanza».

Eppure alcuni partecipanti, tra cui anche personaggi molto seguiti nel mondo delle due ruote, non sembrano aver letto con attenzione l’articolo 13 del regolamento sopra riportato né conoscere l’ordinanza balneare della Sardegna. Sui loro profili Instagram hanno infatti pubblicato dei video in cui percorrono, con la moto sulla sabbia, la spiaggia di San Nicolò a Buggerru.

Ecco i video: uno pubblicato dallo scrittore e giornalista Roberto Parodi in una story Instagram del suo profilo, un altro pubblicato sul feed di un secondo centauro che in inglese racconta di essersi voluto concedere una «passeggiata sulla spiaggia dopo-pranzo».

A disegnare il roadbook della manifestazione è stato il tecnico di percorsi Dario Del Vecchio che si è detto «profondamente offeso» da questi comportamenti, da cui prende le distanze in modo netto. La “passeggiata” in spiaggia ovviamente non era compresa nel percorso da lui predisposto. «Faccio questo lavoro da anni – commenta a Vistanet Del Vecchio -. Ho disegnato questo percorso con un roadbook molto preciso. Quella di Buggerru è un’area sic tutelatissima. Si tratta di un comportamento intollerabile dal quale prendo nettamente le distanze. Il pensiero che si possa venire in Sardegna o in qualsiasi altro luogo e fare quello che si vuole è assolutamente da cambiare. Io in Sardegna ci vivo, con la famiglia e i miei figli, e la rispetto. Per me questo non è un comportamento degno. È un’offesa alla sensibilità del popolo sardo».

«Si tratta di quattro o cinque persone che autonomamente sono andate sulla spiaggia – replica l’organizzatore della manifestazione Renato Zocchi -. Li ho chiamati uno ad uno spiegando loro l’errore e chiedendo di rimuovere i video. Si trovavano fuori dal percorso. Dispiace perché noi ci mettiamo l’anima e lavoriamo tutto l’anno per la buona riuscita dell’evento. Ci risulta sia la prima volta che succeda e faremo in modo che questi comportamenti non si ripetano».

AGGIORNAMENTO

A seguito del nostro articolo, il 6 ottobre, dopo avere analizzato le tracce rilevate dal sistema di sicurezza, l’organizzazione della Swank Rally di Sardegna ha inviato alla forestale di Fluminimaggiore, l’elenco dei nominativi dei motociclisti che sono transitati sulla spiaggia di Buggerru, in violazione al regolamento e al percorso ufficiale dello Swank Rally di Sardegna, affinché possano essere multati come da leggi in vigore. La conferma arriva da Renato Zocchi.