Sono stati presentati stamattina nella sala stampa della Sardegna Arena i due neoacquisti rossoblù: Matteo Tramoni il centrocampista classe 2000 e Alessandro Tripaldelli, 21 anni, difensore.
È Pierluigi Carta a presentare i nuovi arrivi: «Tramonì è un giocatore corso, lo abbiamo prelevato dall’Ajaccio a titolo definitivo. Tripaldelli prelevato a titolo definitivo dal Sassuolo. Entrambi fanno parte del nostro progetto tecnico».
Perchè Cagliari?
Tripaldelli: «per me è stato semplice scegliere di venire qui. È un club con una grande storia, con tanti campioni. È una squadra in cui voglio stare e costruire».

Tramonì: «Ho scelto Cagliari perché è un progetto interessante e a lunga durata. Il direttore sportivo mi ha incuriosito, ciò che ha facilitato il trasferimento è la vicinanza con la Corsica, l’ambiente è simile a quello che ho lasciato lì. Non posso espormi molto sulla trattativa, perché l’ho vissuta marginalmente essendo concentrato sugli allenamenti e la squadra».

Alessandro Tripaldelli: «Spetta a noi essere delle spugne e apprendere subito. È uno staff di grande livello e sto imparando tanto. L’età non è un limite, è una questione di personalità e carattere. Non mi fa paura la serie A. Non mi è mai piaciuto parlare tanto dei singoli, il Cagliari è una squadra fatta di giovani e da giocatori più esperti, dai quali noi cerchiamo di apprendere. È un onore essere allenato da Di Francesco, mi metterò a sua disposizione».
Matteo Tramonì: «Mi è stato chiesto di ricoprire ruoli un po’ diversi, questo non mi spaventa, ma mi stimola. Ho una buona capacità di corsa e sono pronto. Il passaggio da una serie all’altra non mi spaventa, se il club mi ha contattato evidentemente pensa che sono in grado di ricoprire il ruolo in questa squadra. Con Modesto non ci lega un’amicizia particolare, ci siamo sentiti telefonicamente ma non ci frequentiamo. Un giocatore che mi ha impressionato è Nandez, non posso ispirarmi a lui perché abbiamo ruoli diversi in campo, ma è una figura di rilievo. Ho fatto pochi allenamenti, ma non ho notato differenze nel gioco tra la serie in cui giocavo (la seconda serie francese, ndr) e la A”.
Il mercato
Carta: «Nainggolan sarà una cosa che si potrà materializzare solo alla fine, ma non dipende solo da noi. È una squadra che va puntellata, sarà una settimana pesante per mettere a segno tutti gli obiettivi del club. Per quanto riguarda Joao Pedro c’è stato un approccio con il Torino, lui è un giocatore importante per il Cagliari e per privarcene ci devono essere dei presupposti molto importanti. Non bisogna essere ipocriti, quando si presenta un’offerta da tanti zeri ti mette in difficoltà, ma ciò non vuol dire che si rischi di mettere in bilico gli equilibri».
Il Covid? «La situazione crea grandi disagi, – aggiunge Carta – quanto successo a Genoa condiziona la gestione settimanale di una squadra, può capitare a qualunque club».
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