“Sindaco e Hotel Castello basta negri e algerini infetti o siete morti”, queste le parole che campeggiano, scritte a caratteri cubitali con una bomboletta nera, lungo un muro.

Le minacce sono rivolte al sindaco di Aritzo Gualtiero Mameli e al gestore della struttura Hotel Castello – Gesar, che a partire dall’1 settembre dovrà ospitare i migranti.

La disposizione del trasferimento è stata comunicata ieri al primo cittadino dalla Prefettura di Nuoro, cosa che ha alimentato tensioni all’interno della comunità, considerata l’emergenza legata alla pandemia Covid-19.

Continuano gli sbarchi nell’Isola. Nella giornata di ieri sono arrivati 34 migranti, tra questi una donna. Tutti sono stati rintracciati e trasferiti al Centro di prima accoglienza di Monastir.

Dieci algerini, come riporta Ansa, sono arrivati a bordo di diversi barchini e un motoscafo con un motore fuoribordo da 150 cavalli sulla spiaggia di Chia. I migranti sono stati visti dai bagnanti allontanarsi a piedi e salire a bordo di un furgone, poi sparito dalla zona. Polizia, carabinieri e Guardia di finanza sono comunque riusciti a rintracciarli. Il motoscafo è stato sequestrato dalle Fiamme gialle. Altri due barchini con a bordo complessivamente 24 persone sono stati bloccati dalla Guardia di finanza vicino all’Isola del Toro e sono stati poi condotti al porto di Sant’Antioco.

Intanto, al Cpa di Monastir alcuni ospiti della struttura hanno protestato a gran voce. La situazione viene tenuta costantemente sotto contro da polizia e carabinieri. Ieri, come già accaduto in passato, alcuni degli ospiti della struttura hanno tentato la fuga: da quanto si apprende, non si è trattato di persone positive al Covid, e tutti sono stati rintracciati dalle forze dell’ordine.