Ruota panoramica e “nuclear family”: il cartello con la bizzarra traduzione all’ingresso dell’attrazione cagliaritana
Una traduzione che supera anche il più vetusto vocabolario di Google Translate ma degna di uno dei migliori Totò all'estero
Inaugurata lo scorso 6 agosto, la ruota panoramica, dopo aver scatenato le polemiche dei cagliaritani, campeggia ancora trionfante, all’ingresso della città. Attrazione per i turisti e i cittadini di Cagliari c’è chi la odia e chi la ama, sta di fatto che ormai sono in tantissimi ad averla provata.
Ma, all’occhio attento di una cagliaritana, qualcosa non è passato in secondo piano: parliamo del cartello all’ingresso, in cui ci si raccomanda, per questioni legate al Covid, di entrare in ogni cabina solo insieme al proprio nucleo familiare. Cosa c’è di strano, avrà detto la maggior parte delle persone: di strano c’è la traduzione maccheronica in inglese, a detta di qualcuno, peggio della più antica versione di Google Translate.
La foto, di Margherita Spanu, professoressa di italiano di stanza a Londra, mostra lo scempio linguistico. “Si vorrebbe fare di Cagliari una città turistica e non ci si cura nemmeno di mettere un cartello scritto in un inglese decente o quantomeno accettabile. Di questi tempi reperire una buona traduzione di una decina di parole è talmente semplice che sembra si siano impegnati per farla male di proposito”. Per non parlare del “more is allowed”, continua la Spanu.
L’insegnante cagliaritana specifica che l’espressione “nuclear family” esiste. “Ma è una dicitura incorretta per un cartello informativo turistico. Gli anglofoni non la userebbero mai in tale ambito”.
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