Pula: al via la rimozione delle sbarre che impedivano, da oltre 20 anni, l’accesso ad alcune spiagge

"Il nostro litorale - scrive la sindaca di Pula, Medau - presenta una situazione molto complessa, come in poche altre parti della Sardegna, dove diversi chilometri di spiaggia sono totalmente interdetti alla fruizione pubblica"
Pula, al via le operazioni di rimozione di alcune sbarre nel litorale. A darne la notizia la sindaca di Pula, Carla Medau.
“Il nostro litorale presenta una situazione molto complessa, come in poche altre parti della Sardegna, dove diversi chilometri di spiaggia sono totalmente interdetti alla fruizione pubblica o non sono facilmente accessibili. Nelle fotografie potete vedere le prime sbarre rimosse, alcune presenti da oltre vent’anni, che occludevano il libero passaggio sia su strade pubbliche sia verso l’accesso alla bellissima spiaggia del Pinus Village. Abbiamo infatti iniziato con la lottizzazione “Pinus Village”, con la quale si è stabilita una proficua collaborazione al fine di superare le anomalie urbanistiche che da oltre 30 anni condizionano la fruibilità degli spazi e delle proprietà, a discapito sia della stessa lottizzazione che del Comune di Pula.
Da diversi mesi stiamo lavorando sul “Piano degli accessi al mare” che consentirà, in modo ordinato e organizzato, di accedere alle spiagge più belle del nostro territorio, che risultano purtroppo poco conosciute.
Pur apprezzando lo spirito che ha determinato lo sviluppo edificatorio, tra gli anni 70 e 90, che ha consacrato Pula come ambita destinazione turistica, nel corso degli anni sono proliferate recinzioni, barriere e sbarre, che hanno notevolmente ristretto la libera fruizione degli accessi al mare. Per questo sentiamo la necessità e l’obbligo di tutelare i diritti dei cittadini nell’accesso alle aree demaniali, trovando le condizioni migliori e le soluzioni condivise tra Comune, Comunioni e Lottizzazioni del litorale pulese”.

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Santa Margherita: turista cade dalla barca a vela e nuota per ore, fino a Nora, per salvarsi

L'uomo, un 47enne milanese, ha nuotato per tre ore prima di essere recuperato
Ha nuotato per quasi 4 ore e per circa 3 miglia prima di esser recuperato da uno dei mezzi che hanno partecipato al salvataggio. Nel pomeriggio della giornata odierna, una giovane donna segnalava che il suo compagno, un uomo di 47 anni, era caduto accidentalmente dalla unità a vela sulla quale navigavano, nelle acque antistanti di Santa Margherita di Pula. La diportista rimasta sola a bordo dell’unità, ormai alla deriva, non riuscendo a recuperare il suo compagno, ha avvertito immediatamente la sala operativa della Guardia Costiera di Cagliari, che ha disposto l’immediato invio sul posto della CP 320,e contestualmente ha allertato il IV nucleo operatori subacquei della Guardia Costiera, i Rescue Sub dei Vigili del Fuoco, e tutti gli stabilimenti balneari e le strutture alberghiere presenti in zona.
Giunti sul posto anche un pattugliatore della Guardia di Finanza ed un battello pneumatico della Protezione Civile hanno risposto all’allarme anche alcuni diportisti, ospiti del camping vicino. Giunti sul punto, la CP 320 ha diretto le operazione di ricerca, coordinata dalla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Cagliari. Visto il peggioramento delle condizioni meteo marine, che rendevano difficile l’avvistamento del naufrago tra le onde, è stato disposto l’intervento dell’elicottero della Guardia Costiera, il Nemo 15.
4 ore dopo l’inizio delle operazioni, lo sventurato è stato recuperato dal Gommone della Società Safari Sardegna, che partecipava ai soccorsi, con a bordo la responsabile spiaggia la sig.ra Alessia Schiavo, Fabio Pisu e Alessandro Monni. Il diportista, apparso stanco ma in buone condizioni di salute, è stato trasbordato poi sulla CP 320, in cui ha potuto riabbracciare la sua compagna, recuperata dall’unità alla deriva, in precedenza. Ad attendere i due diportisti, all’arrivo al molo Capitaneria, anche un Ambulanza del 118.

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