Nuoro, tre giorni senz’acqua. Confcommercio: “Lockdown idrico ed ennesima umiliazione per la città”

Queste le parole dei membri di Confcommercio Nuoro-Ogliastra di fronte al terzo giorno di emergenza idrica, dopo l'ennesima rottura all'acquedotto di Jann'e Ferru che serve i centri di Nuoro e Mamoiada.
«La situazione è drammatica, dopo le chiusure da Covid abbiamo il lockdown Abbanoa. Bar e ristoranti e attività imprenditoriali in genere costrette a chiudere se non sono dotati di abbondanti riserve idriche, mancati guadagni e una soluzione che non si intravede». Queste le parole dei membri di Confcommercio Nuoro-Ogliastra di fronte al terzo giorno di emergenza idrica, dopo l’ennesima rottura all’acquedotto di Jann’e Ferru che serve i centri di Nuoro e Mamoiada.
«La condotta colabrodo dimostra la totale inefficienza di un sistema idrico inutile e incapace di svolgere il suo ruolo, non nelle riparazioni di emergenza, ma di investimenti che non vengono fatti da anni – spiegano da Confcommercio – Quante volte si è rotta la condotta in questi ultimi cinque anni? I nuoresi e le attività produttive lo sanno benissimo e per l’ennesima volta si trovano eroicamente a sopportare una situazione “africana”. Vergogna!»
«Il problema – concludono – è stranoto da anni, la condotta va cambiata, perché non si fa? Perché da altre parti dell’isola, vedesi il cagliaritano, questo non accade? La sostanza vera è che da anni non riusciamo e rivendicare i diritti del territorio, non solo dell’acqua ma di tutta una serie di servizi essenziali che stanno venendo sempre meno con buona pace tutti».

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