Porto Canale: ok del Governo per portare avanti i lavori bloccati da tempo

Porto Canale. Solinas: "Approvazione delle opere di mitigazione del compendio, primo passo per il rilancio dell'infrastruttura"
Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e il presidente della Regione Christian Solinas sul Porto Canale.
“La Regione ha più volte sollecitato la rimozione dei vincoli che di fatto sono un ostacolo anche al decollo della Zona franca e della Zona economica speciale del Porto Canale di Cagliari, indispensabile volano per la crescita delle iniziative produttive e degli investimenti in grado di garantire occupazione e benessere. La decisione di approvare le opere di compensazione e mitigazione del compendio del Porto Canale deliberata ieri dal Consiglio dei Ministri pone le basi per il rilancio di questa importante infrastruttura”.
Lo ha affermato il presidente della Regione Christian Solinas dopo la decisione del CdM che ha deliberato il rigetto della opposizione formulata avverso il decreto dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna recante la determinazione conclusiva della conferenza di servizi per la riedizione dell’autorizzazione paesaggistica del compendio del Porto canale di Cagliari e l’approvazione delle relative opere di mitigazione e compensazione.
Soddisfazione anche da parte di Truzzu: “Vince la capacità di fare squadra. Finalmente. Il Governo ha dato una nuova autorizzazione paesaggistica per portare avanti gli interventi infrastrutturali necessari alla riqualificazione dell’area portuale e una serie di lavori bloccati da tempo, respingendo l’opposizione del Mibact. Ringrazio il Governo, l’Autorità portuale, i sindacati, il Cacip e Confindustria: il lavoro serio, coordinato e continuato ha dato i suoi frutti.
Durante la sua ultima visita, dissi al Presidente Conte che Cagliari aveva tutto per giocare un ruolo strategico nel campo delle reti intermodali, negli scambi commerciali, nel transhipment, nella logistica, nella agguerrita competizione turistica, nella cantieristica navale industriale e da diporto. Oggi possiamo finalmente avviare il lavoro per fare di Cagliari una città leader nel bacino del Mediterraneo e in Europa, attrattiva per nuovi investimenti e pronta a offrire nuove opportunità di crescita”.

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Porto Canale, prorogati i termini per la presentazione delle domande di concessione

Tutto invariato fino alle 12.00 del 31 agosto.
Nuova data di scadenza per la formalizzazione delle richieste di concessione ex art. 18 per il porto Canale di Cagliari.
Questa mattina, con la pubblicazione dell’avviso a firma del Presidente dell’AdSP Massimo Deiana, sono stati prorogati al prossimo al 31 agosto 2020 i nuovi termini per la presentazione delle domande sul compendio portuale cagliaritano. Una decisione, questa, determinata da diversi fattori.
Da una parte, la prosecuzione della situazione emergenziale, che ha spinto alcuni operatori interessati a sollecitare un’ulteriore estensione dei tempi necessari per approfondimenti tecnici e, aspetto non secondario, per le persistenti difficoltà nei collegamenti con l’Isola per l’effettuazione dei necessari sopralluoghi.
Dall’altra, le richieste delle Organizzazioni sindacali di attivazione di un nuovo tavolo interministeriale urgente sulla crisi del Porto Canale, le cui risultanze, proprio nella seduta della giornata di ieri, hanno registrato una piena convergenza sull’opportunità di un’ulteriore proroga finalizzata a garantire una più ampia partecipazione di soggetti alla call internazionale. Tutto invariato, quindi, fino alle 12.00 del 31 agosto.
A partire dall’oggetto della concessione: 1.600 metri lineari di banchina, con possibilità di allungamento così come previsto all’interno del Piano regolatore, 16 metri di fondale e quasi 400 mila quadri di piazzale, sul quale sono presenti 6 cabine elettriche, 3 fabbricati destinati ad uffici, mensa, spogliatoi, depositi attrezzature, nonché un Punto di Ispezione Frontaliero (ai quali si aggiunge la possibilità di locale o acquistare dal Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari il relativo parco gru e mezzi per la movimentazione).
Immutati anche i contenuti del “pacchetto insediativo”: collegamento alla Zona Economica Speciale di oltre 1.600 ettari; Zona Franca Doganale interclusa, vicinanza al servizio di bunkeraggio navale operato dalla Saras; riproposizione di un Contratto di Localizzazione per il sostegno degli investimenti per l’acquisto di nuove attrezzature. Così come i criteri di valutazione che terranno conto della visione dell’Ente sul futuro del Porto Canale, la durata del titolo concessorio e l’importo annuale del canone, la cui parte variabile potrà essere soggetta a riduzione in dipendenza dei volumi di traffico che il nuovo terminalista registrerà.
Dopo la presentazione, la domanda di concessione ex. Art 18 della Legge 84/94 sarà pubblicata per 60 giorni, termine entro il quale anche altri soggetti interessati potranno presentare delle istanze in concorrenza o eventuali osservazioni ed opposizioni alla stessa.
«Abbiamo ritenuto di dover concedere un’ulteriore proroga dei termini per la sollecitazione di mercato per il futuro del Porto Canale – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – La situazione contingente, ancora estremamente limitante per gli spostamenti da e verso l’Italia e l’estero, il conseguente rischio di esclusione di potenziali soggetti interessati alla call internazionale, unita alle richieste delle organizzazioni sindacali e, non ultime, alle indicazioni prudenziali del tavolo interministeriale di ieri, ci spingono a riconsiderare ancora la scadenza per la presentazione delle proposte. Il mio augurio è che il 31 agosto possa chiudersi positivamente questa prima fase e procedere con il riavvio definitivo dell’operatività del terminal container di Cagliari».

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