Prima la tentata rapina in una villetta di Frutti d’Oro, poi la folle fuga sulla 195: in 4 in manette

Prima il tentato furto che è diventato una tentata rapina aggravata non appena sono stati sorpresi dai proprietari di una villetta, poi la fuga a tutta velocità sulla 195: così sono stati arrestati dai carabinieri a Capoterra 4 giovani di origini rom.
I militari della sezione radiomobile di Cagliari hanno arrestato, nella flagranza del reato di rapina aggravata in concorso, 4 giovani di origine rom gravati da precedenti penali, di cui un uomo e tre donne, rispettivamente classe 1983, 1995, 2001 e 1997.
I quattro, alle ore 18 circa, a Frutti d’oro si sono introdotti, dopo l’effrazione di una vetrata della porta d’ingresso, all’interno dell’abitazione di due coniugi cagliaritani che, in quei frangenti, intenti a rincasare, li hanno colti di sorpresa. La proprietaria dell’abitazione ha tentato immediatamente di immobilizzare una delle giovani malviventi che subito si è data alla fuga, venendo però da quest’ultima violentemente aggredita con graffi e svariati colpi al volto.
I quattro, non riuscendo a rubare nulla dall’abitazione sono fuggiti in strada e, salendo a bordo di un’autovettura, sono scappati a grande velocità in direzione della 195 verso Cagliari.
I due coniugi hanno chiamato immediatamente la centrale operativa dei carabinieri di Cagliari che ha inviato sul posto alcuni equipaggi della sezione radiomobile i quali, dopo un breve inseguimento dei fuggitivi lungo la 195, nel corso del quale i malviventi hanno tentato più volte di far perdere le proprie tracce procedendo sulla corsia opposta di marcia e mettendo in serio pericolo l’incolumità degli altri automobilisti, sono riusciti a raggiungere e bloccare i quattro rapinatori a Capoterra in località “Maramura” traducendoli negli uffici del comando provinciale.
I quattro sono stati trovati in possesso di una valigetta contenente arnesi da scasso che è stata subito sottoposta a sequestro. La vittima, recatasi alla guardia medica di Cagliari, ha riportato svariate contusioni ed escoriazioni, con prognosi di quindici giorni. Gli arrestati, terminate le formalità di rito, sono stati trasferiti nella casa circondariale di Uta.

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