Non pagano e scappano al ristorante “La Pecora Nera”, alla Corte del Sole, ma il personale pubblica le foto su Facebook grazie alle immagini sulle telecamere. I “furboni” si pentono, ritornano indietro e versano quanto dovuto, evitando denuncia e figuraccia.

Il direttore del ristorante aveva già espresso il suo parere in un post su Facebook: «Vogliamo informare i quattro clienti che hanno deciso di non pagare il conto che, sia il nostro locale che l’intero polo commerciale sono dotati di telecamere, che ci hanno permesso di avere l’immagine della vostra uscita dal ristorante, ma anche della targa del vostro autoveicolo. Attenderemo fino alle fine della giornata di per ricevere il saldo di ciò che avete consumato a pranzo e risolvere così la vostra “distrazione”, in caso contrario ci troveremo costretti a sporgere denuncia alle autorità competenti del Comune di Sestu con relative immagini e video ».

Le foto sono state poi pubblicate, con i volti dei protagonisti resi irriconoscibili. Il tutto è poi arrivato agli stessi autori della bravata che a quel punto, scusandosi, hanno pagato il conto.

I quattro clienti, quindi, hanno evitato una denuncia e il processo.

Cinque ragazzi hanno mangiato ieri nel ristorante di sushi Roka di viale Diaz e poi sono scappati senza pagare.

A denunciarlo su Facebook con le foto oscurate dei responsabili sono i titolari del ristorante di cucina asiatica che chiedono ai ragazzi di presentarsi al locale per rimediare alla bravata, o furto per meglio dire.

«Oggi, a pranzo, questi 5 ragazzi sono scappati senza pagare il conto, probabilmente ignari del fatto che l’intero locale è videosorvegliato – si legge in un post su Facebook del ristorante -. Inutile dire che, se non si presenteranno entro 3 giorni a pagare il conto, pubblicheremo sui social e consegneremo le registrazioni alle autorità competenti e a tutti gli altri ristoranti di Cagliari, e sporgeremo regolare denuncia. Ma il rammarico più grande è vedere dei ragazzi che ignorano completamente gli insegnamenti e l’educazione che i propri genitori gli hanno sicuramente impartito.
Invitiamo tutti alla condivisione affinché questo post giunga ai diretti interessati affinché possano rimediare al loro errore e riflettere sui loro gesti».