Nonostante le restrizioni dovute alle norme contro la diffusione del Covid-19, la cerimonia di passaggio di consegne che si è svolta questa mattina nella sede della Capitaneria di Porto di Cagliari è stata davvero toccante, visto che per il Direttore uscente, Contrammiraglio Giuseppe Minotauro questa occasione rappresentava anche il saluto e la conclusione di una importantissima e brillante carriera.

A salutare il Contrammiraglio Minotauro, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino: «Minotauro conclude una brillante carriera – ha dichiarato Pettorino- cominciata prestissimo. Suo padre naufrago dell’Andrea Doria gli ha trasmesso l’amore per il mare e da allora questa passione lo ha sempre accompagnato».

«A Minotauro – ha aggiunto Pettorino – dobbiamo l’applicazione del welfare marittimo. Se nonostante le richieste non è stata ancora applicata una legge che garantisca un welfare nei porti per i lavoratori marittimi, grazie alla costituzione dei comitati territoriali, tutti animati da volontariato è stato possibile surrogare una legge che non viene applicata».

Il nuovo Direttore Marittimo Mario Valente, 57 anni, sposato due figli, nel suo discorso si è detto felice di assumere questo ruolo in Sardegna: «La Sardegna è una terra ricchissima di tesori d’acqua, di aree protette da tutelare. Accolgo con grande entusiasmo – ha affermato Valente – questo incarico, nel solco della lealtà, onestà e spirito di sacrificio mostrati da chi mi ha preceduto».

Il nuovo Direttore, originario di Gaeta, due lauree, era visibilmente emozionato. «Ho potuto prendere atto di quanto sia stato incisivo il lavoro svolto fino ad ora, di quanto questa istituzione sia riuscita a inserirsi nel tessuto sociale della città e dell’Isola. Sono pronto a profondere il massimo impegno – ha concluso il nuovo direttore Valente- visto anche il difficile momento storico che stiamo attraversando, data la grave crisi sanitaria. Ho già incontrato i rappresentanti delle istituzioni locali, come il Sindaco e gli amministratori del porto e sono sicuro che si potrà avviare una fruttuosa collaborazione per rilanciare il Porto di Cagliari».

Non sono mancati naturalmente i riferimenti agli sbarchi di clandestini sulle coste sarde, fenomeno che adesso è nuovamente in aumento e desta particolare preoccupazione specie per i clandestini provenienti da quegli stati africani che in questo momento stanno affrontando il picco della pandemia.

Come ha affermato il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, comunque nelle coste del sud della Sardegna e del Sulcis, la situazione è gestita nel migliore dei modi per quanto riguarda gli interventi in mare. Il dovere principale, la priorità, è sempre quella del soccorso in mare dei naufraghi e in questo la Capitaneria di Porto continuerà a svolgere il suo dovere.

Ieri il nuovo Direttore Marittimo della Sardegna Centro Meridionale Mario Valente che assumerà ufficialmente il comando il 1 luglio 2020, è stato accolto in città dal Sindaco Truzzu. Al nuovo Comandante sono andati gli in bocca al lupo del primo Cittadino di Cagliari, che ha sottolineato la grande importanza del mare per il capoluogo sardo. «Deve essere per noi una grande risorsa perché l’economia del mare è fondamentale in chiave di sviluppo per tutta la città. Speriamo, una volta superato questo momento difficile, di poter riprendere a dialogare al meglio per sfruttare le opportunità che ci vengono offerte dalle nostre peculiarità paesaggistiche».

La Polizia di Stato di Cagliari ha arrestato due uomini per lesioni personali pluriaggravate e porto abusivo di arma clandestina in relazione alla sparatoria avvenuta ieri sera nel quartiere di Sant’Elia. I fatti si sono verificati intorno alle 19:40 nei pressi di un bar di via Schiavazzi, dove una violenta rissa tra più persone è degenerata con l’esplosione di colpi d’arma da fuoco.

All’arrivo delle Volanti e della Squadra Mobile, due uomini sono stati trovati feriti a terra e soccorsi dal 118. Uno presentava una ferita da arma da fuoco al fianco e un trauma alla testa, l’altro lesioni da arma da taglio alla schiena. Entrambi sono stati ricoverati all’ospedale Brotzu con prognosi di 30 e 21 giorni.

Le indagini, supportate da immagini di videosorveglianza e testimonianze, hanno portato all’identificazione di tre presunti responsabili: un 50enne, un 28enne e un minorenne di 17 anni. Secondo la ricostruzione, uno avrebbe sparato con una pistola, mentre gli altri due avrebbero partecipato all’aggressione armati di katana e coltello. Alla base dell’episodio ci sarebbe stato un litigio avvenuto poco prima.

I tre si sono presentati spontaneamente agli agenti, ammettendo i fatti, e l’arma è stata recuperata. I due maggiorenni sono stati condotti nel carcere di Uta, mentre per il minorenne è scattato l’affidamento al genitore, come previsto dalla normativa.