Energit continua a crescere ed investe in BYS Italia, entrando così nel capitale sociale dell’azienda specializzata nella realizzazione di piste ciclopedonali fotovoltaiche. Uno dei primi progetti che le due società realizzeranno insieme sarà a Villasimius e sarà un tratto di pista ciclopedonale fotovoltaica che verrà realizzato in prossimità del Pullman Timi Ama e del porto. Un intervento di grande importanza, in un’isola e in una località particolarmente attente all’ambiente.

Le piste ciclopedonali fotovoltaiche uniscono due elementi importanti per la salvaguardia dell’ambiente. Da una parte sono delle ”normali” piste ciclopedonali e consentono quindi una viabilità alternativa, a piedi o in bicicletta, più salutare e rispettosa dell’ambiente rispetto agli spostamenti in automobile. In più, le piste ciclopedonali fotovoltaiche vengono realizzate integrando il cristallo con le celle fotovoltaiche in silicio monocristallino, nella pavimentazione. Questo consente alla pista di produrre energia elettrica pulita che, nel caso specifico, verrà ceduta agli energivori in prossimità del percorso. Un doppio vantaggio per l’ambiente, nato dalla tecnologia innovativa sviluppata dall’acceleratore green social Infinityhub Spa, per BYS Italia e sostenuta dal supporto di Energit.

L’investimento di Energit in BYS Italia è significativo per molti motivi. C’è in primis la sinergia di intenti delle due aziende, attente ai temi dell’ambente e attive nella produzione e distribuzione di energia pulita. Due aziende che uniscono le forze per dare alla Sardegna un primo progetto concreto, capace di indicare la via di un futuro ecosostenibile e attento all’ambiente. In più, la partnership fra le due aziende sottolinea la capacità e la voglia di Energit di investire anche in un momento di crisi, difficile e complesso come quello attuale, a testimonianza della capacità di Energit di essere parte attiva e riferimento dell’economia isolana sui temi dell’innovazione e dell’energia green. Rilevante anche il fatto che l’investimento di Energit sia stato fatto interamente in Sardex, utilizzando quindi un sistema di pagamento innovativo tramite moneta complementare, anch’esso sardo al 100% e anch’esso specchio della capacità dell’isola di trovare nuove strade per
disegnare il proprio futuro.

Mentre le strade si riempivano di colori, costumi tradizionali e fedeli in festa per la storica processione di Sant’Efisio, un gruppo di volontari ha scelto una celebrazione diversa, silenziosa ma profondamente significativa. Sono gli Amici della Strada Sardegna, insieme ai Volontari di Strada della Caritas dell’Arcidiocesi di Cagliari, che ieri hanno dedicato la giornata alle persone più fragili.

“Nella giornata della festa abbiamo preferito andare incontro a chi non può permettersi neppure un bicchiere d’acqua fresca. Questa è stata la nostra forma di devozione”, ha spiegato Roberto Carrus, presidente dell’associazione Amici della Strada Sardegna. Le segnalazioni ricevute da cittadini e operatori sociali hanno permesso ai volontari di raggiungere diverse famiglie in gravi difficoltà economiche, alcune senza i servizi essenziali e con numerosi figli a carico.

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Nel pomeriggio, un altro gesto simbolico: un vassoio di dolci è stato consegnato in una casa protetta a Quartucciu, portando un momento di dolcezza e compagnia a chi vive condizioni di solitudine e fragilità. Più tardi, nella notte, è stato consegnato un paio di scarpe a un clochard che camminava scalzo per le strade della città. “Condividere il poco che si ha è il gesto più potente. In fondo, siamo convinti che Sant’Efisio avrebbe approvato questa scelta: portare conforto dove ce n’è più bisogno”, ha aggiunto Carrus.

La giornata si è conclusa senza clamore, ma con la consapevolezza che anche un piccolo gesto può cambiare la giornata – o la vita – di chi ha meno. Una festa diversa, fatta di solidarietà, ascolto e presenza concreta. “Ringraziamo chi ci aiuta a segnalare queste situazioni invisibili. Sono proprio queste voci che ci permettono di intervenire dove i problemi sono più gravi”, ha sottolineato Carrus. Una missione che continua, silenziosa e quotidiana, nei vicoli delle città e nelle periferie dimenticate.