In questi giorni il giovanissimo studente seuese Samuele Bonifanti ha superato l’esame di terza media. E lo ha fatto con originalità, a modo suo.

Infatti, è riuscito a far coesistere nella tesina – presentata on-line agli esaminatori – le sue grandi passioni: il calcio e la musica.

Sul rettangolo verde si diverte nel ruolo di attaccante, mentre dalla tenera età frequenta la Banda Musicale Rossini, e fa parte della virtuosa e funambolica  Seuin Street Band.

Il ragazzo seuese – quattordici anni a dicembre – suona il sassofono ed inoltre eccelle nel suonare la batteria e tutti gli strumenti a percussione. Il talento non manca, e a breve potrebbe presentare domanda al Corso Pre Accademico del Conservatorio di Cagliari.

L’elaborato scolastico che ha presentato per la licenza Media, assegnato dalla professoressa Paola Pilia, aveva come argomento principale il Brasile. E quale nazione, meglio di quella sudamericana, può far convivere il calcio con la musica? Inoltre i verdeoro sono la nazionale che può vantare il maggior numero di vittorie ai Mondiali.

«La canzone che secondo me può rappresentare meglio il calcio – spiega Samuele – è “We Are the Champions” dei Queen. Questa da decenni è la colonna sonora dei vincitori durante la premiazione della Coppa del Mondo.»

Nessuna emozione durante l’esibizione all’esame, racconta il piccolo musicista: «Mi sono divertito, nei mesi precedenti mi è mancata tanto la possibilità di suonare con gli altri ragazzi della banda. Quindi è stata, in un certo senso, anche una sorta di liberazione e un piacevole ritorno a fare musica.»

Nell’interpretazione del brano dei Queen del 1977, lo studente è stato affiancato da altri due musicisti. «Io ho suonato il sassofono e la batteria – racconta Samuele – al pianoforte mi ha accompagnato il nostro professore di educazione musicale Marco Tiddia e alla chitarra il maestro Rubens Massidda. L’esibizione è stata montata da un altro insegnante della Seuin Street Band: Adriano Sarais.»

Il risultato: un bellissimo lavoro e un’ottima esibizione. Molto contenti anche i genitori, Luisella e Sergio, che hanno sempre sostenuto Samuele nelle proprie passioni. Così come la figlia undicenne Margherita, che suona il clarinetto. Il padre, ex giocatore del Seui Arcuerì e del Lanusei, condivide con il figlio l’amore per la musica. Infatti a cinquant’anni si è dedicato allo studio della tromba, e oggi dopo poco più di un anno è entrato a far parte della Seuin Street Band.

Intanto per il futuro, Samuele non nutre dubbi: «Il prossimo anno continuerò il percorso scolastico nel Liceo Scientifico F.lli Bissiri di Seui. La musica non mancherà mai, così come il legame con la Banda Rossini, perché è una famiglia.»

Una maturità che difficilmente dimenticheranno quella che circa 13 mila studenti sardi stanno sostenendo da stamattina. Fino a tre mesi fa non si sarebbero di certo immaginati quello che sarebbe accaduto di lì a poco: il virus Covid-19 e il lockdown, la didattica a distanza e tutto ciò che ha comportato, sopratutto per i maturandi, ma anche per gli insegnanti. In Sardegna sono 12.292 i candidati interni e 388 quelli esterni, 500 mila in totale in tutta Italia.

L’esame di Stato di quest’anno così particolare consiste in un colloquio di un’ora, durante il quale si discute un elaborato (precedentemente inviato via email alla commissione) riguardante le discipline di indirizzo della seconda prova scritta, si analizza un testo di letteratura italiana, si fa un’analisi multidisciplinare del materiale scelto dalla commissione d’esame dell’istituto, poi si fa una relazione sull’esperienza dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro) e si parla del tanto atteso tema di “Cittadinanza e costituzione”. Ogni studente ha già inviato via email lo scritto alla commissione esaminatrice, composta da docenti tutti interni, tranne il presidente, scelto dal Ministero dell’Istruzione. Novità anche per i crediti: il percorso scolastico varrà fino a  60 crediti, mentre per l’orale se ne potranno avere fino a un massimo di 40. Invariato il voto massimo finale, che quindi rimano 100 su 100.

A Cagliari, fuori dal Liceo classico Dettori Francesca Serra tiene in mano un mazzo di fiori regalatole dai genitori; Virginia Canu, invece, sta per entrare: accanto a lei la sua compagna di scuola, anche lei in procinto di sostenere l’esame. L’emozione è ben visibile ed è normale. Gabriele Maccioni e Giampaolo Serreli invece sono appena usciti dal Liceo scientifico Pacinotti: anche loro emozionati, ma la tensione si è sciolta dopo che hanno cominciato a parlare davanti alla commissione e ora sono più rilassati. Appena esce dall’istituto, ad attendere Giampaolo ci sono sua madre e sua cugina, che lo abbracciano e si congratulano. Dapprima le lezioni online, poi la preparazione per l’esame e lo svolgimento in presenza, distanziati e con le mascherine: Francesca, Virginia, Gabriele e Giampaolo, e centinaia di migliaia come loro in tutta Italia ricorderanno per sempre questa giornata di questo 2020 atipico.