La Polizia di Stato ha ricordato oggi la Guardia di Polizia di Stato Giovanni Mullano, morto in servizio il 16 giugno 1967.

La commemorazione si è svolta stamattina alla presenza dei famigliari della vittima del dovere, con una messa presso la Cappella della caserma “Carlo Alberto” a Cagliari, officiata dal capellano della Polizia di Stato, don Eugenio Cocco, e la successiva deposizione della corona presso il cimitero di Villassalto (CA), sulla lapide della Guardia di P.S. Giovanni Mullano, con anche la rappresentanza dell’Amministrazione Comunale e della Polizia Municipale di Villassalto.

La notte del 16 giugno 1967, insieme ad un collega, Salvatore Tinchi, stava rientrando al Commissariato di Ozieri dopo un servizio di rastrellamento. La Jeep con a bordo Mullano e Tinchi chiudeva l’autocolonna e, probabilmente, a causa dell’oscurità, uscì di strada precipitando in un burrone. Gli altri agenti si accorsero della scomparsa della Jeep di Mullano e Tinchi quando ormai erano giunti ad Ozieri, quindi alla ricerca dei colleghi ripercorsero la strada a ritroso, trovando il veicolo precipitato nella scarpata e Salvatore Mullano e Salvatore Tinchi ormai deceduti.

E’ il 16 giugno del 1963 quando a bordo della capsula Vostok 6 sale la cosmonauta sovietica Valentina Tereškova, alla quale è stata affidata una missione nello spazio che durò quasi tre giorni interi.

La missione con a bordo la Tereškova, prima donna lanciata nello spazio, effettuò ben 49 orbite terrestri. Il primo ministro Chruščёv riportava così la sua ennesima vittoria propagandistica sugli Stati Uniti: il viso di brava ragazza e l‘impresa spaziale di Valentina Tereškova diventavano i simboli dell’emancipazione e del coraggio delle donne sovietiche.

Il 19 giugno la cosmonauta atterrò nelle vicinanze di Novosibirsk, dove venne accolta e calorosamente festeggiata dalla popolazione, che aveva seguito con entusiasmo la sua impresa nello spazio. Poco dopo a Mosca le venne conferita un’importante onorificenza, il titolo di “Pilota cosmonauta dell’Unione Sovietica”. La sua popolarità fu grande anche negli anni successivi alla sua impresa spaziale.