«Dopo il prevedibilissimo fallimento – almeno per chi bazzica gli ambienti rurali della Sardegna – della strada dell’accordo sindacale e verificata la presentazione di diverse proposte di legge da parte dei partiti politici per una soluzione-ponte per garantire la campagna antincendio 2020 ANCI SARDEGNA si appella al Consiglio Regionale affinché si trovi una soluzione il più possibile unitaria».

A parlare è il Presidente, Emiliano Deiana.

«Qualcuno sostiene che la soluzione sia contenuta già nelle previsioni normative in vigore (lr 31/98 art. 2 comma 4 e lr 43/2018 e 6/2019); altri sostengono che occorra un ulteriore passaggio normativo – spiega il presidente Anci Sardegna -. Non spetta ad Anci Sardegna indicare la via più idonea, ma spetta alle comunità locali indicare l’assoluta urgenza di una soluzione che abbia (almeno) due caratteristiche: – garantire lo svolgimento della campagna antincendio 2020; – garantire la continuità del percorso tracciato con le LR 43 e 6 sul passaggio dei dipendenti dell’Agenzia al comparto regionale».

«I dati che ci arrivano sono drammatici – conclude Deiana -.  Nel Servizio Territoriale di Nuoro, ad esempio, nel 2018 avevamo 60 nuclei di lotta – coloro che sul campo spengono gli incendi – e 38 vedette; nel 2020, se non si approva una norma adeguata, si potrebbero avere operativi 6 nuclei di lotta e 5 vedette. Nel Servizio Territoriale di Cagliari si passerebbe dai 46 nuclei di lotta del 2018 ai 7 del 2020 e dalle 34 vedette del 2018 alle 4 del 2020. E così via. Servizio territoriale per servizio territoriale. Chi pensa che si possa organizzare una campagna antincendio senza le squadre di lotta e le vedette garantite da Forestas è semplicemente uno stolto che non conosce le regole basilari della vita in campagna: la conoscenza dei luoghi, le vie più brevi per raggiungerli, ogni singolo toponimo e proprietà. Ci appelliamo pertanto a tutte le forze politiche, di maggioranza e di minoranza, affinché in pochi giorni si siedano intorno a un tavolo e indichino una soluzione in grado di garantire la pubblica incolumità, la difesa dell’ambiente e i diritti dei lavoratori. Per quanto riguarda i sindaci – responsabili locali di protezione civile – dopo la battaglia sul campo del Covid19 credo che abbiano necessità di garanzie sulla campagna antincendio 2020 e delle reali forze in campo. Da soli non ce la possiamo certamente fare».

Oggi, 14 giugno 2020, compie 80 anni uno dei più grandi cantautori italiani, Francesco Guccini.

Nato a Modena nel 1940, Guccini, negli ultimi 60 anni ha scritto alcune delle pagine più belle del cantautorato italiano. 

Tra i suoi brani più celebri possiamo ricordare “Eskimo”, “Auschwitz”, “La Locomotiva”, “L’avvelenata”, “Cirano”, “Canzone per Silvia”, “Canzone per un’amica” e “Vedi cara”. 

Nella sua lunga parabola artistica, tra cui 16 album, diversi romanzi e numerose comparse cinematografiche, il cantautore modenese ebbe modo di appassionarsi anche alla cultura e alla musica sarda.

Nel 2000 fu chiamato dai Tenores di Neoneli per cantare insieme “Naschet su sardu”, una parte di Procurade ‘e moderare, l’inno ufficiale della Sardegna. Il brano, cantato benissimo da Gucccini tanto da farlo sembrare un sardo autentico, fu inserito nell’album “Barones” del coro a tenore che metteva in musica l’intero componimento patriottico isolano scritto da Francesco Ignazio Mannu. A quello splendido progetto parteciparono anche Elio di Elio e le storie tese, Angelo Branduardi, Luciano Ligabue e Francesco Baccini.