«Ieri mattina mia mamma che ha 88 anni è andata a fare la dichiarazione dei redditi, ma in via Sonnino ha perso dei documenti – racconta Antonella, la figlia della signora Teresa- quando è tornata a casa era preoccupatissima, perché erano importanti».

Ma poche ore dopo due ragazzi di circa 20 anni si sono presentati a casa sua con i documenti: «Mia madre abita vicino al Colle San Michele, e i documenti invece li ha persi in via Sonnino – aggiunge Antonella – quindi questi due ragazzi sono stati così gentili da attraversare la città per riportarglieli a casa, mentre avrebbero potuto benissimo consegnarli al primo vigile o ai Carabinieri che sono proprio lì, in via Sonnino».

La signora Teresa che non si aspettava di ritrovare i suoi documenti, e soprattutto in così poco tempo, è stata presa alla sprovvista e sul momento ha ringraziato i due giovani, ma non quanto avrebbe voluto. Non ha pensato di chiedere i loro nomi, né di offrire loro una piccola ricompensa e nemmeno di offrirgli qualcosa.

«Più tardi mi ha raccontato l’accaduto e riflettendoci si è resa conto di non avere mostrato abbastanza gratitudine – conclude la figlia della signora Teresa – vorremmo che continuassero ad essere sempre così generosi e responsabili. Si dice che i giovani di oggi siano superficiali ed egoisti, ma ciò che è successo a mia mamma dimostra che non è vero. Ci piacerebbe nei limiti delle nostre possibilità, ricompensare questi due ragazzi, siamo davvero grati per la loro gentilezza».

«L’ecografo sarà utilissimo per valutare tutti i pazienti dei vari reparti – spiega la dottoressa Laura Sanna – In particolare, con i pazienti sotto osservazione per il Covid-19 è necessario utilizzare uno strumento che sia trasportabile e facile da sanificare. Si tratta di un apparecchio estremamente moderno, dotato di due sonde: quella cardiaca e quella vascolare. Potremo quindi non soltanto valutare le condizioni del cuore, ma anche le vene e le arterie».

L’apparecchiatura è stata collaudata oggi al reparto di cardiologia dell’ospedale San Martino di Oristano. Si tratta di un ecografo portatile di ultima generazione, donato grazie alle iniziative solidali promosse dal gruppo Abbi della F.lli Ibba. I clienti Crai hanno acquistato prodotti locali, destinando parte del ricavato a questa importante causa.

«Siamo commossi di fronte a questa iniziativa – aggiunge il dottor Nicolò Orrù – Dimostrazione di grande sensibilità da parte dei clienti e del gruppo Crai».

«Ringraziamo il territorio di Oristano che ha partecipato con generosità alla donazione – conclude il cardiologo Francesco Dettori – Apprezziamo profondamente anche l’idea di sostenere i nostri produttori, messi a dura prova dall’emergenza».

«Sono onorata che la scelta sia ricaduta ancora una volta sul mio operato – commenta Simona Buono, che ancora una volta ha seguito l’iter della donazione – Un importante progetto che vede coinvolti gli ospedali della Sardegna e del Lazio».