«Da domani si torna con la mobilità tra le regioni, oggi sembra una conquista, ce l’abbiamo fatta col sacrificio di tutti e torniamo a questa nuova normalità – ha affermato il Ministro Boccia – da domani c’è libertà di circolazione senza condizioni».

«Il presidente della Sardegna Solinas – ha aggiunto il Ministro per gli Affari Regionali Boccia- non ha più posto condizioni pregiudiziali, sta lavorando con tutti gli altri su meccanismi che consentano di rafforzare la prevenzione territoriale».

Ieri il Governatore Solinas aveva parlato di un questionario da sottoporre ai turisti, e di un bonus da concedere ai turisti che si fossero sottoposti volontariamente a un test, come soluzioni alternative qualora il Governo non avesse riconosciuto alla Sardegna la possibilità di pretendere un certificato di negatività per arrivare in Sardegna.

«Se non si dovesse raggiungere un’intesa con il Governo sul passaporto sanitario entro il 3 giugno, la Regione Sardegna è pronta ad attivare un altro sistema di controlli – ha annunciato Solinas ospite alla trasmissione Agorà su Rai 3- proveremo a raggiungere un accordo fino all’ultimo, se non ci riusciremo appronteremo un sistema più articolato che prevede la registrazione dei passeggeri all’ingresso su una piattaforma e la compilazione di un questionario che serve a noi per avere contezza su dove concentrare i maggiori controlli».

Il Governatore ha ribadito la sua posizione in merito alla necessità di operare un controllo sanitario sulle persone che dal 3 giugno arriveranno nell’Isola, visto che per loro da dopodomani non sarà più obbligatoria la quarantena. Solinas ha chiarito che non c’è nessuna intenzione di porre barriere né di discriminare nessuno, semplicemente la Sardegna vuole filtrare gli arrivi per prevenire altre ondate di contagi.

Dopodomani, il 3 giugno dunque i turisti potrebbero già arrivare, ma ovviamente in pochi se la sentono di prenotare il viaggio se non sanno cosa chiederà loro il Governo regionale all’arrivo sull’Isola. Mancano solo due giorni alla riapertura e mettere in piedi il “Piano di B” di Solinas, qualora, cosa molto probabile, il Governo non accorderà la possibilità del certificato di negatività, sarà davvero difficile.