(VIDEO) Il mondo della notte in piazza: “Fateci lavorare”

Il mondo della notte è sceso in piazza stamattina a Cagliari per chiedere di poter riaprire in sicurezza i locali notturni e le discoteche chiusi ormai da tre mesi a causa dell'emergenza Covid-19. Erano almeno un centinaio in piazza dei Centomila, distanziati e con le mascherine.
Il mondo della notte è sceso in piazza stamattina a Cagliari per chiedere di poter riaprire in sicurezza i locali notturni e le discoteche chiusi ormai da tre mesi a causa dell’emergenza Covid-19. Erano almeno un centinaio in piazza dei Centomila, distanziati e con le mascherine. Tra loro gestori dei locali, addetti alla sicurezza, barman, camerieri, dj, tecnici, addetti alle pulizie, manutentori, addetti alla cassa, grafici e addetti marketing, fornitori e maestranze varie: tutti che aspettano di sapere se si potrà tornare a lavorare e a fare intrattenimento. Ma anche diversi clienti.
Tutti con indosso una maglietta con su scritto “Abbandonight , i lavoratori della notte senza futuro”, il nome dell’iniziativa promossa da Nicola Schintu, gestore della discoteca Room Club di Cagliari, alla quale hanno aderito diversi locali e attività notturni di tutta la Sardegna. Magliette di colore nero, scelta non casuale: «Siamo in lutto perché la musica è spenta – dice Schintu – Troppe notti in bianco con i pensieri che ci riempiono la mente. È davvero una schifezza, andrà tutto bene solo per chi guadagna ventimila euro- afferma – Ci sentiamo abbandonati da tutti, destra e sinistra. Vogliamo essere tutelati come gli altri settori. Ve la immaginate un’estate senza l’intrattenimento? Rattrista poi che tantissima gente abbia una concezione sbagliata della movida».
Riaprire in sicurezza si può, dicono all’unisono dal palco allestito nella piazza, da dove hanno preso la parola il dj e giornalista Nicola Tixi Montisci, lo stesso Schintu, Carlo Aymerich, rappresentante dei barman, Mirko Etzi, responsabile della società di sicurezza Lc investigazioni, Luigi Carta, anche lui della stessa società, il dj Sandro Murru ed Emanuele Frongia di Fipe Confcommercio Sud Sardegna. Tutti hanno espresso le loro preoccupazioni sul futuro del mondo della notte e chiesto alle istituzioni nazionali e regionali di predisporre un piano e una data per la riapertura. «Hanno riaperto anche i cocktail bar, perché noi non possiamo?» si chiedono. Intanto da giorni è in corso un’interlocuzione con l’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa.
Schintu assicura: «Abbiamo studiato dei protocolli che prevedono, tra l’altro, l’utilizzo obbligatorio della mascherina per clienti e dipendenti, plexiglass tra barman e cliente, l’utilizzo di bicchieri cocktail con il tappo e ovviamente un afflusso contingentato di persone, che sarà minore rispetto a tre mesi fa. Anche per i bagni si consentirà l’ingresso a una persona per volta. E naturalmente il massimo dell’igiene dovunque all’interno dei locali. Chiediamo di poter riaprire gradualmente in concomitanza con la riapertura dei voli nazionali e internazionali: vorremmo aprire da fine giugno per far sì che la stagione prosegua fino a fine settembre prima che inizi poi quella invernale. Ci sono più di venti locali estivi che non hanno ancora aperto e un migliaio di persone attualmente senza lavoro. Abbiamo urgentemente bisogno di risposte».
A proposito di mascherina, ieri durante la conferenza stampa di presentazione del flash mob odierno, è stata mostrata quella che verrà consegnata agli avventori, che contiene una valvola che si apre per poter bere un drink e poi essere richiusa, facendo così in modo da non doverla levare. «Da tre mesi non percepiamo un euro – dice il dj Sandro Murru- Siamo pronti a tutelare e tenere sotto controllo le persone, non ci saranno pericoli. Tutti insieme ce la faremo, non lasciateci soli». Il flash mob è poi proseguito con la musica del dj Fabrizio Leoni. I locali che hanno aderito all’iniziativa sono: Room Club (Cagliari) Soho (Cagliari) Club 84 (Cagliari) Manha (Cagliari) Cult (Cagliari) Jko /Retro (Cagliari) Mag (Cagliari) Jazzino (Cagliari) Donegal (Cagliari) Oasi Poetto (Cagliari) Prima classe (Cagliari) Opera (Poetto Quartu Sant’Elena) Frontemare (Poetto Quartu Sant Elena) Belvedere Beach (Poetto Quartu Sant’Elena) Sciabecco (Villasimìus) Basaura Tortoli Favola (Sant’Antiocoo) Biggest (Samassi) Ambra night (San Teodoro) Ripping club (San Teodoro) Madam (Porto Pino).

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I gestori di locali notturni e discoteche assicurano: “Pronti a riaprire in sicurezza”

In Sardegna sono oltre un migliaio i lavoratori della "movida". In tanti dicono di non aver ricevuto aiuti e chiedono di poter tornare a lavorare. I gestori assicurano rigorose misure di sicurezza in vista della riapertura, di cui non si conosce ancora la data. E domani ci sarà un flash mob.
«Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni, siamo letteralmente disperati». A dirlo è Nicola Schintu, gestore della discoteca Room Club di Cagliari, nonché promotore di “Abbandonight”, un’iniziativa alla quale hanno aderito diversi locali e attività notturni di tutta la Sardegna. “Esiste un’estate in Sardegna senza l’intrattenimento? Ripartire in sicurezza si può!”, questo è l’appello.
«Per la prima volta non ci sono rivalità ma si è tutti uniti per un unico fine – dice Schintu – Nei decreti del governo non c’è nulla sul nostro settore, non abbiamo avuto aiuti economici. C’è chi non ha risorse economiche sufficienti per sopperire alla mancanza di lavoro. Noi paghiamo ugualmente 500 euro di corrente pur se il locale è chiuso da tre mesi». “I lavoratori della notte senza futuro” terranno un flash mob, con tanto di musica, domani mattina, a partire dalle 10 in piazza dei Centomila a Cagliari, per chiedere risposte certe da parte delle istituzioni, in particolare la Regione. In Sardegna oltre un migliaio tra lavoratori stagionali, barman, sicurezza, camerieri, dj, tecnici, addetti alle pulizie, service e manutentori, addetti alla cassa, grafici e addetti marketing, fornitori e maestranze varie, sono fermi da tre mesi senza sapere se e quando potranno tornare a lavorare. In tutta Italia sono almeno centomila.
«Domani illustreremo anche le nostre proposte per ripartire già da fine giugno – annuncia Schintu – In discoteca non possiamo certo garantire il distanziamento, ma garantiremo totale sicurezza: ci sarà l’obbligo della mascherina per clienti e dipendenti e il controllo della temperatura all’ingresso. Faremo una campagna di sensibilizzazione per informare i clienti dei pericoli di certi comportamenti a cui prima erano abituati: quindi evitare di passarsi il bicchiere e di togliersi la mascherina». A proposito di mascherina, Schintu ha mostrato quella che verrà consegnata agli avventori, che contiene una valvola che si apre per poter bere un drink e poi essere richiusa. «Non vogliamo che il costo venga addossato al cliente, perciò chiediamo alla Regione che ci venga incontro riconoscendoci un credito d’imposta». Intanto da diversi giorni è in corso un’interlocuzione con l’assessore del Turismo Gianni Chessa e i promotori dell’iniziativa auspicano l’apertura di un tavolo in Regione.
«Con il nostro lavoro uniamo tanta gente con i suoni e i colori – afferma il dj Sandro Murru – Possiamo garantire la sicurezza. Vogliamo, con le giuste distanze, far divertire e offrire un po’ di spensieratezza alle persone». Alla conferenza stampa tenutasi stamattina al Teatro Sant’Eulalia hanno partecipato anche Emanuele Frongia, rappresentante di Fipe Confcommercio Sud Sardegna, Carlo Aymerich, rappresentante dei barman, Mirko Etzi, responsabile della società di sicurezza Lc investigazioni, Luigi Carta, anche lui della stessa società, e Nicola Tixi Montisci, giornalista e deejay.
I locali aderenti all’iniziativa sono: Room Club (Cagliari) Soho (Cagliari) Club 84 (Cagliari) Manha (Cagliari) Cult (Cagliari) Jko /Retro (Cagliari) Mag (Cagliari) Jazzino (Cagliari) Donegal (Cagliari) Oasi Poetto (Cagliari) Prima classe (Cagliari) Opera (Poetto Quartu Sant’Elena) Frontemare (Poetto Quartu Sant Elena) Belvedere Beach (Poetto Quartu Sant’Elena) Sciabecco (Villasimìus) Basaura (Tortolì) Favola (Sant’Antiocoo) Biggest (Samassi) Ambra night (San Teodoro) Ripping club (San Teodoro) Madam (Porto Pino)

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