Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità hanno istituito un sistema di monitoraggio che ogni settimana a partire dal primo giorno della Fase 2, controlla regione per regione l’indice di contagio. Ieri sono stati pubblicati i primi risultati e la Sardegna viene indicata come la regione con l’indice di contagio più basso del Paese, 0,24. Il tanto temuto riesplodere dell’epidemia con le progressive riaperture non c’è stato.

E il Governatore Solinas in un intervista al Sole 24 Ore dichiara di voler rilanciare l’immagine turistica della Sardegna, proprio partendo da questo importante primato. Ma peer poter garantire che l’Isola sia Covid-free occorre organizzare sistemi di controllo che garantiscano la sicurezza e il contenimento di eventuali contagi.
«Ogni turista dovrà avere un passaporto sanitario che si traduce nella richiesta per chi voglia trascorrere le vacanze nell’Isola di un certificato di negatività al virus che non sia anteriore a sette giorni dalla partenza – ha dichiarato Solinas – pensiamo a un sistema di controlli in ingresso che se da una parte possono apparire come un aggravio dall’altro offrono un plus al turista che potrà trovare appena sbarcato un affievolimento delle misure di sicurezza con la possibilità di godere di una vacanza in serenità».

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«Chiediamo la liberalizzazione a livello nazionale, come già accade all’estero, in modo da consentire ai cittadini di poterli fare in un laboratorio vicino a casa – ha concluso il Governatore – il Governo dovrebbe affrontare questo tema». Il Governatore aveva annunciato nei giorni scorsi che da lunedì 18 gli scali sardi avrebbero riaperto per i voli privati, per poi dal 15 giugno riaprire ai voli nazionali e infine dal 25 a quelli internazionali. Mentre il decreto Conte apre le frontiere ai paesi Ue già dal 3 giugno.

«Abbiamo avviato una serie di riflessioni con il mondo del turismo e degli aeroporti – ha annunciato Solinas – e contiamo la prossima settimana di annunciare un piano per la progressiva riapertura di alcuni segmenti dell’aviazione».

«Tutto in totale sicurezza, affiancati da linee guida che il Comitato tecnico scientifico sta elaborando – ha proseguito il Governatore – che ci consentiranno di mantenere uno standard di sicurezza che garantisca i cittadini sardi e l’intero sistema».

«Abbiamo pensato di dividere le riaperture in due fasi. Nella prima fase gli scali saranno aperti all’aviazione generale che ha numeri molto più contenuti e ci permetterà di sperimentare il sistema di controlli su un numero di afflussi ridotto. Sarà possibile quindi verificare i tempi di attesa su eventuali test da effettuare in aeroporto, sulla individuazione di aree grigie nelle quali far sostare i passeggeri nell’attesa dell’esito, e ci darà – ha concluso Solinas – un’opportunità importante di affinare il sistema in vista della riapertura dell’aviazione civile nel suo complesso».