Estetisti e parrucchieri sardi pronti alla riapertura anticipata: «I nostri saloni sicuri al 100 per cento»
Quella dell'11 maggio dovrebbe essere la data della riapertura in Sardegna dei saloni di estetisti, parrucchieri e tatuatori. Se non sarà lunedì, è quasi certa la riapertura questo mese. E loro sottolineano come il settore sia attento alla salute dei clienti: si sono attrezzati con dispositivi di protezione individuale e hanno organizzato i saloni in modo tale da garantire la sicurezza di clienti e dipendenti.
Quella dell’11 maggio dovrebbe essere la data della riapertura in Sardegna dei saloni di estetisti, parrucchieri e tatuatori . Dovrebbe perché la decisione è stata delegata dal presidente della Regione Christian Solinas ai sindaci, i quali a loro volta dovranno basare le loro ordinanze sull’indice di contagio (Rt) del proprio comune, che dev’essere sotto lo 0,5 per poter consentire la riapertura.
Nel frattempo, i proprietari dei saloni attendono di sapere se lunedì potranno alzare le saracinesche e cominciare a prendere appuntamenti. «Io sono già pronto, attendo solo che ci diano il via libera – dice Vincenzo Coni, specialista in tricopigmentazione nonché titolare di “Dermatrico Repair”, in via Peretti 2A a Su Planu – Farò continue sanificazioni del mio centro, per il resto, continuerò a indossare mascherine, guanti monouso e camice, come tra l’altro ho sempre fatto, dunque per me cambia poco da questo punto di vista. Sono consapevole del fatto che si lavorerà poco, io stesso ho deciso che prenderò solo due appuntamenti al giorno, uno di mattina e uno di sera».
Anche ad Assemini si attende il via libera del Comune: «Stiamo aspettando che ci diamo un protocollo di lavoro aggiornato da seguire – dice Silvia Melis, estetista proprietaria, insieme alla sorella parrucchiera Debora, di “Kamaleontika”, in via Carmine 217 – Continueremo a lavorare su appuntamento come sempre. Le attrezzature verranno come sempre sterilizzate dopo ogni appuntamento e gli ambienti sanificati dopo ogni cliente con tutti i presidi che abbiamo sempre usato. Tutto monouso. Quasi tutti i servizi di estetica e di parrucchieria continueranno ad essere a disposizione, ma non eseguiremo trattamenti di nessun tipo sul viso (l’ordinanza regionale lo vieta, nda). Aspettiamo un regolamento da appendere alla porta e dentro il salone, per comunicare che l’ingresso sarà consentito a un cliente per volta per ogni operatore, rispettando l’orario dell’appuntamento per evitare assembramenti».
E ovviamente anche i clienti dovranno indossare mascherina e guanti monouso: «Se ne sono sprovvisti forniremo noi il kit – precisa Silvia – Alla reception e in ogni postazione ci sarà un gel disinfettante idroalcolico per le mani. Così pure nei bagni. Tutti gli effetti personali (compresi cellulari e tablet) saranno riposti in sala d’attesa che verrà sanificata tra un cliente e l’altro. Chiederemo nel caso fossero presenti sintomi influenzali come raffreddore, tosse o febbre, di avvisarci in modo da rinviare l’appuntamento. Noi accoglieremo i clienti con mascherina e guanti e se sarà necessario con la visiera e il kimono. Il locale è già stato accuratamente sanificato con presidi certificati. Non potremmo abbracciare i nostri clienti, ma il nostro calore lo sentiranno appena varcheranno la porta. Noi siamo pronte».
Nicola Paderi, proprietario del salone di parrucchieria “NPH – Nicola Paderi Hair & Beauty” in via Scano 17 a Cagliari, ci tiene a rassicurare le persone su come il suo settore tenga a preservare la salute delle clienti e dei clienti. «Ho iniziato a cercare i dispositivi di protezione individuale già una settimana dopo il lockdown; ho acquistato anche dispositivi non obbligatori per avere il massimo della sicurezza all’interno del salone, che è stato sanificato e riorganizzato in modo da garantire la distanza di due metri e più fra una cliente e e l’altra. La sanificazione verrà fatta tra una cliente e l’altra. Ho eliminato alcune postazioni e trasformato la zona accoglienza. Il passaggio delle clienti è quindi limitato a un tot di persone per volta e, di conseguenza, ho deciso di aumentare le ore e i giorni di lavoro. Il mio team al momento è rimasto lo stesso perché ho molto a cuore le mie collaboratrici. Tutti avremo mascherina, guanti, visiera o occhiali protettivi (nel caso dovessimo tagliare i capelli) e calzari. Il salone è dotato di igienizzanti, sterilizzatori per gli strumenti di lavoro e quant’altro sia necessario per la sicurezza del salone. Anche le clienti dovranno igienizzarsi le mani quando entrano e quando escono, indossare calzari, kimono, e visieria nel caso di taglio di capelli. Strumenti monouso che forniremo noi. Dovranno anche misurarsi la temperatura».
«Riceveremo previo appuntamento telefonico o via social, lo stesso vale per una consulenza – continua – Anche la cliente dovrà indossare mascherina e guanti, in caso contrario li fornirò io». Nicola è fiducioso: «Visti i dati epidemiologici in Sardegna, credo ci siano tutte le condizioni per riaprire in totale sicurezza in anticipo. Spero che i sindaci sardi si mettano per permettere gli spostamenti delle clienti da un comune all’altro, integrando come “situazione di necessità” il poter andare dal parrucchiere. Incrociamo le dita». Intanto, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha chiesto con urgenza che l’indice di contagio venga fornito il prima possibile e la sindaca di Pula Carla Medau, invece, ieri ha dato l’ok alla riapertura dei saloni di estetica, parrucchieria e tatuaggi per lunedì.
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Covid-19 in Sardegna: quinto giorno senza decessi e 5 nuovi casi nelle ultime 24 ore
Secondo il bollettino dell'Unità di Crisi regionale si contano 5 nuovi casi positivi tutti a Sassari, ma per il quinto giorno consecutivo non si contano vittime e ci sono 41 guariti nelle ultime 24 ore
In totale dall’inizio della diffusione del virus sono 1324 i positivi nell’Isola, si registrano dunque 5 nuovi casi nelle ultime 24 ore. In tutto sono stati effettuati 31604 test, 1638 in più di ieri.
Si contano però 622 persone guarite 41 in più di ieri, 503 quelle guarite definitivamente e 119 guarite clinicamente, cioè quei pazienti che dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da Sars-Cov-2 diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata.
I pazienti attualmente positivi sono 592, di cui ricoverati in ospedale sono 99, quelli in terapia intensiva 9, e 484 le persone in isolamento domiciliare. Per il quinto giorno consecutivo non si contano vittime, il numero totale di persone decedute rimane pertanto 119.
Sul territorio, dei 1.324 casi positivi complessivamente accertati, 243 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 94 nel Sud Sardegna, 55 a Oristano, 78 a Nuoro, 854 (+ 5) a Sassari.
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