Qualche giorno fa vi avevamo raccontato di una ragazza che a Selargius era stata costretta a tornare a casa, pena la multa, dalla Polizia Municipale, nonostante si trovasse a meno di 200 metri da casa. Secondo gli agenti avrebbe dovuto essere in possesso di un certificato medico che attestasse la sua necessità di fare una passeggiata per motivi di salute e le forze dell’ordine non hanno voluto sentire ragioni nonostante nessun decreto ministeriale, né ordinanza regionale o del Comune abbia mai imposto questa regola.
Ieri un giornalista ha raccontato sulla sua pagina Facebook di avere assistito a una scena che evidentemente lo ha colpito visto che pur non essendo stato coinvolto personalmente ha sentito il bisogno di renderlo noto pubblicamente: un finanziere, armato si paletta rossa ha fermato un giovane che a piedi stava passando in via Paoli a Cagliari, ciò che ha colpito il giornalista sono stati i modi bruschi, il tono del finanziere: l’agente urlava, mentre il ragazzo aveva un atteggiamento pacato e collaborativo.
Ieri è stato pubblicato un video girato a Sassari in cui la Polizia municipale ferma una coppia sotto casa, diversi agenti circondano la coppia, e si intravede una colluttazione. Non è chiaro cosa sia accaduto all’inizio, ma i commenti delle persone che giravano il video fanno capire che la situazione sta degenerando, tanto che decidono di far intervenire il 112.
Anche nel resto della Penisola la stampa nazionale riporta episodi che fanno discutere, da quello di Capri, del marito dell’infermiera multato perché era andato a prendere la donna che non guidava ed essendo Pasquetta non trovava mezzi pubblici alla fine del turno, a quello della giovane infermiera di Pavia che dopo un estenuante turno di lavoro, come racconta La Provincia Pavese, tornava a casa senza mascherina, perché le aveva terminate in ospedale ed è stata multata comunque.
Un rider che residente a Carignano si spostava a Torino per lavoro, come riporta La Stampa, ed è stato multato nonostante tutte le spiegazioni fornite dall’uomo sul fatto che stava svolgendo il suo lavoro, si è beccato 4mila euro di multa, ridotte poi a 533. Per arrivare al caso raccontato dal Tirreno di una coppia multata perché da Grosseto accompagnava la bimba affetta da leucemia a Pisa per dei controlli. Inizialmente non è bastato spiegare che la mamma neopatentata non se la sentiva di guidare e che la bimba aveva necessità di stare con la mamma per affrontare i controlli. Solo dopo che il caso è emerso sulla stampa la multa è stata annullata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA