Ricorso al Tar contro l’ordinanza regionale su librerie, cartolerie e negozi per bambini. L’avvocato: “Decisione illegittima”

L'iniziativa è partita da una futura mamma al settimo mese di gravidanza, la quale si appella ai titolari delle attività interessate dal provvedimento regionale, affinché si uniscano per poter presentare il ricorso. Un avvocato e giudice del tribunale di Oristano si è reso immediatamente disponibile precisando che, visto il carattere di urgenza, il Tar si esprimerebbe in tempi brevissimi.
«Il provvedimento de presidente della Regione Christian Solinas è totalmente illegittimo». A dirlo è Ivan Sanna, avvocato penalista e giudice del tribunale di Oristano che si è espresso in relazione all’ordinanza che il governatore ha emesso ieri sera in controtendenza con la decisione del governo nazionale di consentire la riapertura di librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per l’infanzia. Solinas ha infatti disposto che queste attività debbano rimanere chiuse fino al 26 aprile, salvo ulteriori revoche. Immediata la reazione amara dei diretti interessati, che lamentano di non essere stati avvisati in tempo.
«Questa decisione è in aperta violazione del decreto legge 19/2020 del presidente del Consiglio dei Ministri – spiega Sanna – Le amministrazioni locali quali le Regioni e i sindaci sono legittimati a emanare ordinanze qualora ci sia il requisito di urgenza supportato da cifre e dati. In questo caso, i dati relativi ai contagi e agli accessi alle terapie intensive in Sardegna sono molto migliori rispetto a quelli di altre regioni d’Italia. Anche quelli di oggi confermano il buon andamento della curva epidemica. Inoltre, sappiamo tutti molto bene che il problema principalmente risiede, purtroppo, nelle strutture ospedaliere e nelle residenze sanitarie assistite. Le attività che avrebbero dovuto riaprire ieri non sarebbero state certamente pericolose per ulteriori contagi, visto che sarebbero state garantite rigide misure di sicurezza».
Ci sono, dunque, tutti i requisiti per il ricorso al Tar. L’iniziativa è partita da Laura Di Napoli, membro del comitato nazionale dei Radicali Italiani, la quale ha incaricato di questo proprio l’avvocato Sanna. Di Napoli è anche una futura mamma: «Sono al settimo mese di una gravidanza a rischio, quindi la mia bambina potrebbe nascere in qualsiasi momento – racconta – Per poterla far uscire dall’ospedale mi occorrerebbe il trio, ma se i negozi per l’infanzia sono ancora chiusi, come farei? Si tratta di un’attività essenziale». Per fa sì che il ricorso parta, però, bisogna che ci sia unità tra le persone interessate nonché tra i titolati delle attività sopra citate: «I tempi sono brevi – sottolinea Sanna – Essendo una questione con carattere d’urgenza bastano pochi giorni tra la presentazione del ricorso e la sentenza. Voglio anche sottolineare che il costo di questa operazione è di 650 euro in totale, quindi suddividendoli per persona, è esiguo, dunque accessibile a tutti». Al ricorso possono partecipare sia i titolari delle attività che si ritengano danneggiate dall’ordinanza regionale, sia le persone che avrebbero potuto usufruire dei servizi offerti dalle suddette: studenti universitari e genitori di bambini piccoli. Essendo operativo presso il tribunale di Oristano, però, Sanna non può seguire coloro che risiedono nel territorio di competenza del tribunale oristanese. Tutti gli altri che fossero interessati, possono mandare un’email a [email protected] .

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