Cagliari e i “caddozzi” del Coronavirus, la nuova frontiera del degrado: guanti monouso ad ogni angolo di strada
Non c'è niente da fare: neanche la quarantena fa riflettere i "caddozzi" (sporcaccioni, per usare un eufemismo). Ora la nuova frontiera della sporcizia, per strada, sono le migliaia di guanti monouso che si trovano, ormai, in ogni angolo
Strade deserte, persone solo in concomitanza di supermercati e farmacie, uccellini che la mattina si sentono canticchiare al posto del rombare delle auto. Se vogliamo trovare qualche lato positivo alla quarantena causata dal Coronavirus possiamo citare il silenzio e una minor incidenza di sporcizia e inquinamento per le vie cittadine.
Ma a guardar bene, non è proprio così: basta uscire di casa per andare a fare la spesa o comprare il giornale, fare la passeggiata col proprio cane ed ecco che, a rompere questo clima surreale e sospeso, compaiono, ad ogni centimetro quadro di marciapiede i nuovi nemici dell’igiene, i guanti monouso.
Ormai se ne trovano in tutti gli angoli e tra tutte le altre tipologie di rifiuti che si possono vedere per terra questa forse è una delle più terribili perchè porta con se un significato che va al di là della semplice immondizia: parla di contagio, virus, emergenza. Un degrado che va oltre il degrado stesso.
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