“Il giardino di Lu” è un’associazione nata in ricordo di Luena, una giovane donna morta all’età di 37 anni a causa di un tumore ovarico. La madre per ricordarla, qualche mese dopo la sua scomparsa ha iniziato a coltivare un giardino di tulipani, il fiore proferito di Luena. Il giardino alimentato dall’amore di Maria è diventato sempre più bello e grande fino ad accogliere 100mila bulbi. Con la vendita dei tulipani l’associazione raccoglie fondi da devolvere alla ricerca e alla prevenzione del tumore ovarico.

Ogni anno a marzo i cancelli di questo incantevole giardino si aprono e le persone possono acquistare le piantine, con il ricavato l’associazione sostiene la ricerca e altre iniziative per sostenere le donne che si ammalano di tumore ovarico. Quest’anno però le misure per contenere il contagio da coronavirus hanno impedito il normale svolgimento dell’iniziativa, così l’associazione ne lancia un’altra: “Adottare” un pezzetto di giardino.

Con una piccola donazione a partire da 20 euro si può adottare un piccolissimo pezzo di terreno con 10 tulipani, che se si vuole può portare il nome del donatore il quale verrà tenuto costantemente aggiornato sullo stato della coltivazione. Ci sono diversi tipi di offerte che corrispondono a pezzi più grandi di giardino, col ricavato l’associazione potrà continuare a sostenere la ricerca. Se a causa delle restrizioni non sarà possibile riattivare la consegna per tempo, o riaprire le porte del giardino finché i tulipani sono in fiore, i donatori potranno partecipare all’evento la prossima primavera e portare nelle loro case i tulipani solidali acquistati quest’anno.

«Ci siamo chiesti in famiglia questi giorni se fosse il caso, vista l’emergenza, di destinare il ricavato agli ospedali che si occupano di curare i malati contagiati dal Covid 19 – ha spiegato Maria Fois- ma poi ci siamo resi conto che adesso moltissime raccolte fondi si stanno occupando di questo problema. Il tumore ovarico uccide ancora molte donne, ma non essendo un tumore diffuso, i fondi della ricerca vengono destinati a quelle forme di tumore che colpiscono maggiormente. Tuttavia è necessario che la ricerca continui così come continuano ad ammalarsi le donne, e noi vogliamo che sempre più donne colpite dal tumore ovarico guariscano». Chi volesse aderire all’iniziativa trova tutte le informazioni su questo link

Il suo nome è Ornella, e ha solo due mesi. I suoi occhi dolcissimi e indifesi, racchiusi in un corpicino che chiede solo amore, sono l’ultima, straziante testimonianza dell’irresponsabilità umana che alimenta il dramma degli abbandoni. Ornella è arrivata al rifugio L.I.D.A. di Olbia una decina di giorni fa, scartata come un oggetto inutile, abbandonata dopo essere nata in una delle tante, troppe, “cucciolate casalinghe” non volute.

“La storia di Ornella ci colpisce profondamente e ci ricorda quanto sia fondamentale prendersi responsabilità quando si decide di accogliere un animale nella propria vita,” spiegano i volontari del rifugio. L’ingresso di Ornella riaccende i riflettori su una piaga sociale che non accenna a diminuire. I cuccioli, spesso dati via “al primo che capita” senza alcuna precauzione né verifica, finiscono per ingrossare le fila dei randagi o, peggio, vengono brutalmente scaricati al loro destino.

La soluzione più efficace e urgente, da anni promossa dalle associazioni animaliste, è un atto d’amore e civiltà: la sterilizzazione. Questa misura fondamentale previene la nascita di cucciolate indesiderate, riducendo drasticamente il numero di animali che ogni anno finiscono per le strade o nei canili. Chi si oppone alla sterilizzazione in nome di una presunta “naturalità” non fa altro che contribuire a questo circolo vizioso di sofferenza.

Il rifugio lancia un appello non solo per Ornella, ma per un cambio di mentalità radicale: è essenziale sterilizzate e smettere di dare i cuccioli al primo interessato. Ogni affido, sottolineano i volontari L.I.D.A., deve avvenire con la massima attenzione, assicurandosi che la famiglia sia realmente pronta ad accogliere un nuovo membro e ad offrirgli un ambiente sicuro e amorevole per tutta la vita. Un animale non è un giocattolo da regalare, ma un impegno d’amore quotidiano che dura almeno 15 anni.

Per sostenere la piccola Ornella e gli altri ospiti del rifugio L.I.D.A. di Olbia, in questo momento c’è bisogno urgente di: Cibo mini starter della Royal. Per la sua adozione ecco i contatti: 3334312878 – [email protected]

Come aiutare il rifugio: http://www.lidasezolbia.it/come-aiutarli/
Indirizzo per spedizione aiuti: L.I.D.A. Sez. Olbia – rifugio I Fratelli Minori, via Dei Cestai 26 – 07026 Olbia (SS)
Donazioni: http://www.lidasezolbia.it/donazioni/
Codice Fiscale 5×1000: 0197605090