Non è la prima volta che Andrea Piroddi, Sindaco di Ilbono, parla di argomenti importanti e scottanti con un’ironia fuori dal Comune – o dentro? – ma questa volta si è proprio superato: con quasi 7300 like, cuori, wow e sigh si è guadagnato il favore popolare sulla piattaforma del buon Mark Zuckerberg.

Qualche giorno fa, dopo aver ricordato, con amarezza, quanti pochi posti abbia la Terapia intensiva di Lanusei – solo 7, ahimè – e che una persona su sei che contrae il Covid-19 finisca, appunto, lì, si è scagliato contro chi, a tutti i costi, voleva uscire fuori, senza rispettare la regola generale del “Restate a casa”.

Adesso, le strade sono deserte – e meno male! – grazie alle nuove, stringenti norme, ma il 10 marzo, sebbene si invitasse la popolazione a restare nella propria dimora fatte salve le emergenze, in pochi rispettavano questa norma. Vietate strette di mano, no ad abbracci, zero assembramenti eppure in giro si vedevano comitive di persone, scambi d’affetto d’ogni genere, pacche sulle spalle e chi più ne ha, ne metta.

E tutti ponevano, in modo super insistente, una domanda, la stessa che ha portato il primo cittadino a perdere la pazienza – con stile, s’intende –: “Ma una passeggiata la posso fare?”

“Ora, dico io, avete vissuto gli ultimi vent’anni guardando Amici, commentando i Tronisti e commuovendovi con C’è posta per te. Non alzate il culo dal divano manco per andare in bagno. Ora ditemi, spiegatemi, perché non capisco e sono curioso:

Dove c**** dovete andare in questi giorni?”

Ed è stato subito un tripudio di commenti, reazioni e condivisioni. C’è chi gli contesta il linguaggio colorito e chi dice che si trasferirebbe volentieri a Ilbono solo averlo come Sindaco. Certo è che le condivisioni non si arrestano.

La bellezza dell’isola ispira silhouette, consistenze e gesti, trasformando l’artigianato locale in alta moda. Tra set ispirati ai nuraghi e tessuti lavorati a mano, le collezioni “D&G Fatto a Mano” raccontano le tradizioni sarde attraverso il linguaggio contemporaneo della sartoria Made in Italy.

Domenico Dolce e Stefano Gabbana reinterpretano il patrimonio culturale isolano attraverso la maestria dei loro artigiani, creando uno spazio dove “DG Alta Moda” e “DG Alta Sartoria” dialogano con la storia e le radici della Sardegna.

Dopo il grande successo a Milano e Parigi, la mostra “Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana” è approdata a Roma, negli spazi di Palazzo Esposizioni, dove ha chiuso ieri, 13 agosto 2025. L’esposizione ha occupato 1.500 mq e si presentava come un viaggio immersivo tra oltre duecento opere tessili, veri e propri capolavori di artigianato italiano.

Promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e da Azienda Speciale Palaexpo, con il patrocinio di Roma Capitale, e prodotta in collaborazione con IMG, la retrospettiva, curata da Florence Müller con le scenografie di Agence Galuchat, ha messo in scena le molteplici influenze culturali italiane: dall’arte all’architettura, dal folklore alla musica, dall’Opera al Balletto, fino alla “dolce vita”.

E anche un bellissimo omaggio alla Sardegna che, attraverso le mani dei maestri artigiani, è diventata simbolo della creatività italiana nel mondo, ricordando come tradizione e innovazione possano convivere in un equilibrio perfetto.

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