Il Covid19 non ferma la Caritas, Don Marco Lai: «Servono volontari, aiutare gli ultimi è pubblica utilità»

In genere sono anziani i volontari che si occupano delle persone che stanno per strada, ma adesso servono persone giovani, perché il bisogno non si ferma. Le persone fragili in questi frangenti diventano ancora più vulnerabili, e aiutarle è un servizio di pubblica utilità, e rientra tra i validi motivi che giustificano gli spostamenti
«In base ai decreti della presidenza del consiglio, in base alle indicazioni della Cei e in base alla nostra buona coscienza stiamo continuando a tenere aperti i servizi primari – spiega Don Marco Lai, direttore della Caritas Diocesana di Cagliari- noi continuiamo ad assistere i bisognosi, nel rispetto delle misure per il contenimento dei contagi».
«In questo momento Caritas è uguale a solidarietà che è uguale prevenzione, noi ci atteniamo a questo principio – precisa Don Marco- e fino a quando non ci verrà impedito continueremo. D’altra parte lo stesso capo della Protezione Civile ha ribadito la necessità di stare vicino agli ultimi, quindi questo ci consola».
Proprio a tutele delle persone costrette a vivere per strada li orari di permanenza nei dormitori sono stati estesi, in genere aprono solo per la notte, adesso invece è consentito stare anche di giorno, anche se poi le persone devono uscire perché altrimenti diventerebbe un cronicario. «Noi continuiamo a fornire i pasti caldi – prosegue il Direttore della Caritas – i volontari stanno aumentando, il nostro grazie come Chiesa e come società civile è rivolto a tutti i volontari in questo momento si stanno offrendo. In questo momento i giovani stanno sostituendo gli anziani».
Per questo Don Marco rivolge un appello forte giovani, nella sicurezza e nel rispetto di tutti i protocolli e dispositivi per la prevenzione del contagio. «In questo momento più che mai i più fragili hanno bisogno di un pasto caldo, di nutrirsi bene. Naturalmente non interrompiamo neanche la distribuzione dei pachi viveri per le famiglie. Ci sono tante famiglie con bambini che vivono di elemosina e desso che non possono nemmeno spostarsi la situazione diventa per loro ancora più difficile».
Il lunedì il mercoledì e il giovedì le buste con spesa sono a disposizione in via Po al centro diocesano della Caritas, anche l’Associazione Amici di fra Lorenzo in via Barone Rossi continua la sua attività di distribuzione di pacchi viveri per le famiglie il lunedì mattina e il giovedì pomeriggio.
«La Chiesa non sta arretrando, anzi e chiediamo alla società civile disponibilità di forze nuove. In tanti adesso non stanno andando a lavoro – conclude Don Marco – e potrebbero dedicare un po’ del loro tempo ai più bisognosi, alla Caritas, in viale Sant’Ignazio e in via Po si possono trovare i moduli per la certificazione che permettono alle persone di spostarsi. Tutto ciò che è pubblica utilità è previsto come motivo di necessità e quindi permette alle persone munite di permesso di spostarsi, naturalmente nel rigoroso rispetto di tutte le precauzioni».

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