La terapia intensiva aprirà presto: l’annuncio del centro sinistra di Alghero

La terapia intensiva di Alghero, grazie allo spirito di abnegazione degli anestesisti e degli infermieri già presenti nell'ospedale, a breve potrà aprire
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«La terapia intensiva di Alghero, grazie allo spirito di abnegazione degli anestesisti e degli infermieri già presenti nel nostro ospedale, a breve potrà aprire: venti persone, dieci medici, dieci infermieri a cui va il nostro ringraziamento più grande. Altro personale gradualmente arriverà».
L’annuncio arriva dai Consiglieri del centrosinistra al Comune di Alghero, come riporta Sardegna Live.
«Tutto è praticamente pronto – spiegano i consiglieri – Locali moderni, dotati delle migliori tecnologie, con sei posti letto, uno d’isolamento, con zone filtro per i parenti e gli operatori, un locale per l’accettazione del paziente e uno per la preparazione delle terapie. Tutto nuovo di zecca e all’avanguardia».

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Investita e lasciata agonizzante per giorni: fratturata e piena di ferite, Livia lotta per sopravvivere

«Chi l’ha ridotta così non le ha prestato soccorso, l’ha lasciata agonizzante. Quando è stata recuperata era in uno stato pietoso», racconta Silvia Troncia dell'associazione Amici del Branco.
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Una storia di crudeltà e abbandono che lascia senza parole. Una cagnolina è stata ritrovata in condizioni gravissime, dopo essere stata investita e lasciata senza soccorso per almeno 2 giorni. Fratturata, piena di escoriazioni e infestata da centinaia di zecche, ha resistito sola, tra dolori insopportabili e il rischio di infezioni fatali.
A raccontare il drammatico salvataggio è Silvia Troncia, presidente dell’associazione Amici del Branco:
«Chi l’ha ridotta così non le ha prestato soccorso, l’ha lasciata agonizzante. Quando è stata recuperata era in uno stato pietoso. L’abbiamo accolta e portata subito in clinica: dopo averla stabilizzata e tolto le zecche, è iniziata una trasfusione». E finalmente la cucciola, circa 3 mesi, ha un nome, forse il primo della sua vita, Livia.
Le sue condizioni restano delicate, ma c’è un filo di speranza. «Oggi sta un po’ meglio – spiega Troncia – e speriamo davvero che l’infezione non prenda il sopravvento. Subirà un’operazione per stabilizzare la frattura alla zampa. Adesso non possiamo fare altro che sperare e curarla al meglio».
L’associazione, che già si occupa di circa 30 cani disabili o con gravi patologie e 19 gatti con handicap, lancia un appello urgente alla solidarietà: «Non sappiamo più come fare, ma non potevamo girarci dall’altra parte. Per garantire tutte le cure e il ricovero in clinica veterinaria abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti». Chi volesse contribuire può farlo attraverso: PayPal, [email protected]
IBAN, IT71D0760104800000006494297 – Amici del Branco Odv
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