È di una decina di giorni fa la notizia dell’ok all’apertura del reparto di Emodinamica dell’ospedale di Lanusei: un ok della durata di 12 mesi che però ha convinto i cardiopatici dell’associazione Amici del cuore, capitanati da Francesco Doneddu, a sospendere lo sciopero della fame e dei farmaci salvavita che si stava portando avanti da più di 40 giorni.

Resta ancora, però, il presidio: questo finché non arriverà una delibera dell’assessorato a certificare l’operatività del reparto.

«Lo avevano detto e lo stanno facendo nel silenzio e nell’indifferenza di pochi e di tanti!» si legge scritto in un post, corredato da foto, condiviso dal gruppo social “Giù le mani dall’Ogliastra”. «Smesso lo sciopero della fame e dei farmaci dopo una prima valutazione positiva per una apertura annuale gli Amici del Cuore continuano con l’ occupazione del reparto finché il primo paziente non entrerà in quel reparto! Si sta giocando una dura partita e abbiamo il dovere di stare al loro fianco sempre e comunque. #giulemanidalloiastra c’è, c’era e ci sarà sempre!»

Ospedale di Lanusei, la protesta per la mancata apertura del reparto di Emodinamica ha portato due cardiopatici, Francesco Doneddu, 77enne presidente dell’Associazione “Amici del cuore”, e Giorgio Micheli, 92 anni, al ricovero: i due anziani, in sciopero della fame e dei farmaci da un mese, sono crollati.

Si trovano adesso in Terapia intensiva e sono stati idratati e trattati con i medicinali, nonostante non fossero d’accordo. I medici, spaventati, sono intervenuti.

Previsto per oggi, la riunione del Comitato di valutazione nell’assessorato alla Sanità è saltata a venerdì 13.