Si aggravano le condizioni di salute dei cardiopatici ogliastrini in protesta.

Dopo due settimane di sciopero della fame e dei farmaci salvavita, i manifestanti stanno dando i primi e preoccupanti segni di cedimento fisico.

Dalle corsie del reparto di cardiologia dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, però, i membri dellassociazione Amici del cuore, fanno sapere di non avere nessuna intenzione di mollare, nonostante il malessere e il silenzio da parte della politica regionale, chiamata anche ieri in causa da Francesco Doneddu ( alla guida dei cardiopatici ogliastrini), che ha richiesto un intervento definitivo al presidente Solinas e all’assessore Nieddu. Intervento che ancora non c’è stato.

Finché non verrà aperto il reparto di Emodinamica e finché il diritto alla salute degli ogliastrini non verrà garantito, loro – fanno sapere – continueranno a scioperare.

Foto di Bruno Piras

I pazienti ogliastrini cardiopatici ancora una volta in rivolta contro la mancata apertura del reparto di Emodinamica di Lanusei: dopo la mancata firma dell’Ats per l’attivazione del reparto, i membri dell’associazione Amici del Cuore hanno ripreso la protesta con lo sciopero della fame e dei farmaci salvavita.

Questo è il sesto giorno dello sciopero della fame per Giorgina Secci e il dodicesimo per gli Amici del Cuore.

Una lavoratrice, una madre di due giovani ragazzi, sta mettendo a rischio la sua salute per difendere i diritti collettivi alla salute, per portare l’attenzione su un territorio abitato da cittadini che pagano le tasse come tutti gli altri, ma non hanno i diritti di tutti gli altri.

Il comitato dall’Ogliastra chiede ai politici, sui social: «Non dare risposte e chiudersi in un assordante silenzio è la vostra risposta?».