Licia Colò con “Eden” arriva a Guspini e incontra Daniela Ducato per una Sardegna green
Che Licia Colò ami la Sardegna è risaputo, non c'è serie televisiva in cui non si parli della nostra Isola, questa volta la giornalista ha dato spazio a un'eccellenza che ci rende famosi nel mondo: Daniela Ducato. Ha trasformato le eccedenze in eccellenze, eliminando completamente l'uso dei derivati del petrolio, che distruggono l'ambiente e provocano le guerre. Le telecamere di “Eden, un pianeta da salvare” sono andate a Guspini
Dove tutti vedevano un rifiuto lei ha individuato una fonte di ricchezza. Dai resti della lavorazione di birra, vino, sughero, canapa, lana di pecora e tanti altri prodotti si possono realizzare altri materiali, soprattutto per l’edilizia come isolanti, pitture, adesivi, malte, facendo totalmente a meno di prodotti petrolchimici.
Nella sua azienda Edizero, Daniela Ducato usa tutti materiali di origine organica riciclabile provenienti dalla Sardegna, e lavorati nell’Isola a chilometro zero o corto. «Il petrolio è la prima causa di guerra nel mondo, porta la povertà, l’iniquità sociale e devasta l’ambiente – ha spiegato Daniela Ducato – riuscire a produrre materiali per l’edilizia senza petrolio equivale a realizzare architettura di pace».
La trasmissione in onda su La7, e condotta da Licia Colò si intitola “Eden, un pianeta da salvare” e il suo obiettivo è sensibilizzare le persone sul rispetto all’ambiente e in questo contesto l’attività di Edizero svolge un ruolo importantissimo e Daniela Ducato costituisce un esempio virtuoso. Mattarella l’ha insignita del del titolo di Cavaliera della Repubblica per meriti ambientali, la rivista americana Fortune l’ha premiata come imprenditrice italiana più innovativa e influente, ed è stata inserita nella top ten delle eccellenze tecnologiche mondiali dal Women Economic Forum.
Nel 2018 con il suo assorbitore di idrocarburi realizzato con la lana di pecora, ha ottenuto la menzione d’onore del Compasso d’Oro, il più prestigioso riconoscimento al mondo per il design. Nel caso di sversamento in mare di petrolio o altre sostanze oleose inquinanti i “Serpenti di lana di pecora” sono in grado di assorbirle più efficacemente di quelli più diffusi che sono a base di poliestere.
A Guspini grazie all’impegno della “Dama Green” è sorta la Materioteca, la prima “biblioteca” al mondo che contiene materiali per l’edilizia e l’ingegneria ambientale ricavati da oltre 500 ingredienti, tutti biodegradabili ed ecosotenibili. L’ultima novità nata in Edizero è quella delle malte di rivestimento per pareti e pavimenti degli edifici, fatte con terre, argille e sabbie, provenienti esclusivamente dalla Sardegna e che non hanno niente da invidiare alle resine petrolchimniche. L’operaio che le utilizzerà non sarà costretto a indossare mascherine e non correrà alcun rischio per la sua salute, perché il materiale non è tossico o pericoloso. Queste malte permettono di non creare rifiuti di cantiere.
Nel servizio andato in onda lunedì sera su La7, si è parlato del parco comunale di Guspini che da qualche tempo viene trattato con l’ecodiserbante prodotto con scarti ed eccedenze della filiera del vino e con ciò che resta dopo la pulizia delle arnie. Un diserbante totalmente naturale non dannoso per gli animali e soprattutto gli insetti talmente ecosostenibile, che e non è necessario chiudere il parco al pubblico dopo il trattamento, i bambini ci posso giocare in totale sicurezza.
Un aspetto non trascurabile dell’attività svolta da Daniela Ducato è quello che riguarda i costi: molti di questi materiali hanno un costo assolutamente sostenibile, addirittura alcuni prodotti come le pitture, costano meno di quelle petrolchimiche: «Un’architettura di pace dev’essere democratica, accessibile a tutti – ha concluso la Ducato – che giustizia sociale sarebbe se le case sane fossero solo quelle dei ricchi?».
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