Quartu sta vincendo la battaglia col punteruolo rosso, solo 15 palme abbattute su 550

L’Assessora all’Ambiente Terrana: «Un lavoro meticoloso che sta garantendo ottimi risultati sul nostro patrimonio»
Arrivato in Sardegna nell’estate del 2012, il punteruolo rosso nei primi anni causò la perdita di diverse piante. Anche Quartu fu colpita dall’infestazione, sia in centro, nella zona del mercato civico, che più in periferia, intorno al cimitero comunale. Tuttavia l’avvio del trattamento portato avanti in collaborazione con il personale tecnico della Città Metropolitana, Servizio Provinciale Anti-Insetti, ha poi permesso di bloccare quasi del tutto il fenomeno.
«Trascurare il problema comporterebbe il rischio di crollo delle palme infestate – spiegano dal Comune- con conseguente rischio per la sicurezza della comunità. Proprio per questo motivo quando qualcuno di questi alberi è ormai compromesso si provvede alla recinzione dell’esemplare, evitando così che le persone possano avvicinarsi».
Sono circa 550 le palme regolarmente trattate a Quartu, dalla società in house ProService con azioni di profilassi e con tutte le altre procedure necessarie per contrastare la diffusione del vorace parassita, anche perché quando la palma viene infestata si rende necessario vigilarla perennemente. Tuttavia grazie agli interventi sia operativi che fitosanitari, spiegano dal Comune, effettuati anche 4 volte all’anno su ogni esemplare, con esclusione dei mesi di luglio e agosto durante i quali è opportuno evitarli, si è riusciti a limitare a 15 il numero di alberi abbattuti durante tutto l’anno. Un piccolo grande primato per Quartu all’interno di un panorama regionale falcidiato dall’infestazione.
«Abbiamo ottenuto ottimi risultati, grazie alla professionalità del Servizio Anti-Insetti della Città Metropolitana – ha affermato l’assessora Terrana- ma anche in virtù della fattiva collaborazione e della grande professionalità dei nostri tecnici e dei nostri funzionari. Un’unione di intenti che ha consentito di contenere l’infestazione del coleottero, capace di decimare il patrimonio palmicolo regionale. Portiamo avanti una campagna costante, con puntuali calendarizzazioni, che prevedono la ripetizione del trattamento sulle stesse piante anche più volte all’anno, privilegiando ovviamente il Poetto, i parchi e gli esemplari situati nelle zone sacre. È un lavoro meticoloso che tuttavia garantisce risultati importanti».

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