Un altro incidente di caccia in Sardegna, nello stesso giorno in cui, a Sant’Andrea Frius, ha perso la vita il 32enne Giuseppe Santandrea, colpito a morte da un proiettile di rimbalzo partito dal fucile di un suo compagni di battuta, ora denunciato per omicidio colposo.

L’altro incidente è avvenuto a Burcei dove, in località Ghirlano, un 21enne stava scavalcando una recinzione e dal fucile è partito un colpo che lo ha centrato alla spalla. Il ferito è stato trasportato dal padre all’ospedale Brotzu di Cagliari. Dall’ufficio stampa dell’ospedale cagliaritano rendono noto che il ragazzo è ricoverato in ortopedia con una prognosi di 60 giorni.

Come riportato dall’Ansa, il giovane e il padre ieri pomeriggio intorno alle 18 erano impegnati in una battuta di caccia al cinghiale. Nel tentativo di scavalcare il recinto, dal fucile del 21enne è partito un colpo che lo ferito alla spalla sinistra, all’altezza del bicipite. Il padre che si trovava a pochi metri di distanza lo ha soccorso e trasportato al Brotzu dove sarà sottoposto a un intervento chirurgico. Il fucile è stato sequestrato e i carabinieri si stanno occupando di ricostruire tutta la vicenda.

Il dramma è avvenuto ieri nelle campagne di Sant’Andrea Frius. Durante una battuta di caccia il 32enne Giuseppe Santandrea, marito e padre di due bambini, è morto a causa di un proiettile di fucile che lo ha centrato su una gamba, dissanguandolo.

Secondo quanto appreso dai Carabinieri della Compagnia di Dolianova e riportato da La Nuova Sardegna, uno dei compagni di battuta dell’uomo avrebbe esploso un colpo rivolto a un cinghiale: ma il proiettile ha colpito un masso o il terreno, rimbalzando e ferendo a morte la vittima.

Ora il compagno di battuta è stato denunciato per omicidio colposo. Oggi o domani verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Giuseppe Santandrea.

 

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