Ha militato in tante squadre, nel Cagliari dal ’97 al 2000, poi dopo una parentesi al Bologna e una all’Inter è tornato a indossare la maglia rossoblù fino al 2004. E i tifosi non l’hanno dimenticato. «Da domani sera inizierò questa nuova avventura, una collaborazione con degli amici a Quartu, un ristorante bisteccheria, io accoglierò i clienti, farò “presenza scenica”»scherza Fabio Macellari.
In realtà ha deciso di trasferirsi nuovamente in città per permettere a suo figlio Matteo che oggi ha 14 anni di frequentare qui le scuole superiori: «Cagliari è una bella città in cui studiare e crescere – spiega l’ex rossoblù- e la mamma di Matteo è cagliaritana quindi qui abbiamo gli amici e gli affetti, era la scelta giusta».

Il rapporto tra Fabio e Cagliari non si è mai interrotto del tutto, anche se lui e la mamma di suo figlio sono separati il calciatore è sempre tornato in Sardegna, 4 anni fa ha allenato il Seulo, vincendo il campionato, e portandolo dalla Prima Categoria alla Promozione. Per questo non gli dispiacerebbe se la società del Cagliari gli offrisse un ruolo.

Per ora però si dedicherà a questa nuova avventura, il locale, lo Spazio 24 si trova a Quartu in via Lamarmora, e da domani comincerà anche ad allenarsi, al Poetto, perché la passione per lo sport è rimasta sempre la stessa. Fabio è uno di quelli che fermo non ci sa proprio stare, dopo il calcio professionistico si è dedicato a tanti altri lavori, recentemente ha fatto il panettiere: «Lavoro bellissimo, ma terribilmente faticoso, ho imparato a fare il miele nel casale della mia famiglia in Val di Trebbia grazie a un mio amico e facevo legna e la vendevo. È un posto meraviglioso – racconta Macellari- Hemingway la definiva una delle valli più belle del mondo, però è un po’ isolato. Quando sarò vecchio sarà sicuramente il mio “Buen Retiro”, ma adesso ho 45 anni, preferisco la vitalità di Cagliari!»

Noi gli facciamo un grande in bocca al lupo, ma non possiamo non chiedergli per chi tiferà domenica, visto che ha giocato sia nel Cagliari che nell’Inter: «Tiferò per il Cagliari – risponde- che domande!»

I Carabinieri della Stazione di Senorbì, con il supporto dei colleghi di Barrali, hanno eseguito nel pomeriggio di ieri un’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura di Cagliari nei confronti di un 26enne residente in una comunità di Ortacesus.

L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, era destinatario di un provvedimento restrittivo legato a una condanna definitiva per una violenza sessuale di gruppo commessa nel giugno 2016 all’interno dell’Istituto Penale per i Minorenni di Quartucciu.

Dopo essere stato rintracciato, il giovane è stato messo in sicurezza dai militari e accompagnato in caserma per le formalità di rito. Completate le procedure, è stato trasferito a Uta, dove dovrà scontare la pena residua di 8 anni, 3 mesi e 4 giorni di reclusione.