Lo aveva annunciato all’inizio del suo mandato e ora rilancia l’idea: un museo del coltello, simile a quello di Albacete. La tradizione del coltello artigianale in Sardegna ha radici profonde, in molti paesi dell’Isola, ciascuno con proprie caratteristiche, si realizzano coltelli da secoli. L’Assessore al Turismo Gianni Chessa, che in questi giorni si trova in Spagna per il Fitur, Feira International de Turismo, ha visitato il Museo del Coltello di Albacete dove ha incontrato il sindaco e il presidente del Consiglio Regionale.

Chessa, che non ha mai dimenticato l’idea, ha annunciato che intende aprirne uno anche a Cagliari o nelle vicinanze del capoluogo, la sede è ancora da stabilire. Un’esposizione museale con i coltelli provenienti da tutti i paesi della Sardegna, in cui esiste questa tradizione. Non solo, l’Assessore al Turismo ha anche annunciato che sta progettando una Fiera dell’Archeologia: «Abbiamo 80 musei archeologici sul territorio regionale – ha affermato Chessa da Madrid- noi li dobbiamo far conoscere, far ammirare, li racconteremo con i migliori esperti del settore».

«Convocherò Unioncamere, Camera di Commercio ed Ente Fiera, tutte istituzioni locali, perché dobbiamo gestirle noi sardi queste iniziative, e organizzeremo un evento di ampio respiro. Bisogna valorizzare turisticamente questo patrimonio archeologico, sarà un momento di confronto, in cui la Sardegna potrà giocarsi una partita importante, si creeranno molte opportunità di lavoro. Per le guide turistiche, per le attività ricettive, persino coi gadget, si può produrre reddito. Sarà una Fiera ma non solo, dobbiamo andare oltre, ha concluso Chessa- dobbiamo promuovere la Sardegna, dobbiamo valorizzare la grandissima ricchezza che possediamo».

Si tratta di fiere del settore turistico e artigianale che mettono in contatto tutti gli operatori del settore e offrono la possibilità di far conoscere le bellezze locali, di studiare e concordare strategie promozionali. La Regione Sardegna partecipa mettendo, attraverso bandi pubblici, a disposizione delle aziende sarde uno spazio espositivo che consenta loro di farsi conoscere e promuovere i propri prodotti. La prossima tappa è Vienna, poi Madrid, Milano e Berlino, per le ultime due sono aperti ancora i bandi.

«Stiamo apportando alcuni cambiamenti rispetto al passato e i risultati già si vedono – afferma l’Assessore al Turismo Gianni Chessa – la presentazione degli stand è fondamentale, abbiamo curato meglio l’aspetto espositivo. Già da Milano con l’Artigianato in Fiera a novembre abbiamo potuto vedere che i cambiamenti sono stati utili. È stato un vero successo, un milione e mezzo di presenze».

Domani si inaugura a Vienna e stasera invece si è concluso l’appuntamento a Stoccarda: « Anche qui a Stoccarda abbiamo confermato questo trend – prosegue l’assessore – coi nostri 180 metri quadri. Anche l’occhio vuole la sua parte, e benché avessimo poco tempo abbiamo curato l’estetica con particolare attenzione. Ho assegnato con un contratto la gestione delle fiere a Unioncamere, tutto gestito da sardi, alla nostra maniera. L’Assessorato dà le indicazioni su quello che si aspetta dal punto di vista dell’allestimento. Poi organizza i bandi per selezionare chi dovrà partecipare».

Le richieste sono sempre molte e nei limiti del possibile l’Assessorato ha cercato di ampliare lo spazio a disposizione, una corsa contro il tempo per garantirsi più spazio. In alcuni casi si è riusciti a ottenere 20 anche 30 metri quadri in più, in modo di dare visibilità al maggior numero possibile di operatori sardi. Come ha spiegato Chessa, si è cercato di curare la qualità estetica dell’esposizione, nei materiali e nella grafica.

«Qui a Stoccarda abbiamo avuto la dimostrazione che i miglioramenti stanno dando i loro frutti. Abbiamo ricevuto molto apprezzamento, siamo molto soddisfatti- afferma ancora l’Assessore al Turismo- c’è ancora da fare, vogliamo curare ancora meglio la grafica. Il mercato tedesco per noi è fondamentale è quello che ci porta il maggior numero di presenze. C’è stato un leggero calo quest’anno quindi adesso dobbiamo veramente puntare a risalire».

Questi eventi sono importanti anche perché offrono l’opportunità di entrare in contatto con moltissimi operatori del settore, anche con prestigiose testate, riviste specializzate. Dal confronto possono scaturire idee innovative: «Ho avuto l’opportunità di confrontarmi con i rappresentanti di riviste prestigiose con tirature importanti, particolare c’è una rivista che i tedeschi acquistano in novembre in base alla quale programmano le loro vacanze estive. Puntiamo ad abbinarci a questo genere di pubblicazioni. I tedeschi amano la nostra terra – conclude Chessa – ma noi proponiamo novità e cerchiamo di mostrare aspetti poco noti dell’Isola, andremo a pescare i turisti a casa loro, porteremo la Sardegna nelle case dei tedeschi e li attireremo nella nostra terra»